Il piccolo Tommaso non ce l’ha fatta

Nella giornata di ieri, è accaduta l’ennesima tragedia. Il piccolo Tommaso, il bimbo di soli tre anni che stava per annegare nella piscina gonfiabile a Torre del Lago, in provincia di Lucca, non ce l’ha fatta. Ha lottato per due giorni nell’ospedale pediatrico Opa di Massa.

Questa notizia ha sconvolto l’intera comunità, che in questi due giorni di ricovero, hanno sperato in un suo miglioramento, che purtroppo non è mai avvenuto.

Come abbiamo già detto nel precedente articolo, nel pomeriggio di giovedì, il piccolo Tommaso era in casa a giocare con il fratellino ed il cuginetto, controllati ovviamente dalla loro madri, nella piscina gonfiabile che avevano nel giardino della loro abitazione.

Ad un certo punto, però, le due donne li hanno fatti uscire dall’acqua e mentre li stavano per asciugare, il bimbo è riuscito a sfuggire dal loro controllo ed è tornato nella piscina.

Per gli inquirenti, però, non è ancora chiaro se sia tuffato o se sia caduto, ma alla fine è stato colpito da un arresto cardiaco. La zia e la madre sono intervenuto immediatamente e dopo l’intervento dei medici, che hanno dovuto rianimarlo, è stato trasportato in elisoccorso dell’ospedale di Massa.

Per i dottori, le condizioni di Tommaso, sono apparse sin da subito molto gravi, fino a ieri pomeriggio, in cui sono peggiorate drasticamente e per il piccolo non c’è stato più nulla da fare.

La famiglia è distrutta, ma nonostante tutto ha scelto di acconsentire all’espianto degli organi, poiché desiderano aiutare altre persone in difficoltà.

Sul caso sta indagando la Procura di Lucca, che infatti non ha ritenuto necessario eseguire l’esame autoptico, perché crede che la dinamica dell’accaduto, sia abbastanza chiara.

Ci saranno ulteriori aggiornamenti su questa vicenda.

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