Incidente a Cagliari, lo strazio dei familiari dei 4 ragazzi morti
Incidente a Cagliari, lo strazio ed il dolore dei familiari dei 4 ragazzi morti nel grave sinistro
Sono giorni di grande strazio e tristezza quelli che ora stanno vivendo i familiari dei 4 ragazzi deceduti nell’incidente a Cagliari. Sono stati tutti trasferiti nel cimitero ed è proprio lì fuori che parenti ed amici si sono riuniti, distrutti ed in lacrime, per le perdite subite.
Doveva essere una serata come le altre, che purtroppo si è conclusa in un dramma. Erano andati in una discoteca del posto e stavano rientrando nelle loro abitazioni. Si chiamava Najibe Zaher di 19 anni, Giorgia Banchero di 20 anni, Alessandro Sanna e Simone Picci entrambi di 19 anni.
I fatti sono avvenuti intorno alle 5 del mattino di domenica 10 settembre. Precisamente lungo Viale Marconi, nella città di Cagliari. I sei amici avevano passato la serata insieme in un locale della zona.
Alla fine tutti e 6 erano saliti a bordo della Ford Fiesta e stavano rientrando a casa. I familiari di Giorgia Banchero erano seduti fuori al cimitero nel pomeriggio di domenica. Il quotidiano La Repubblica è riuscita a parlarci e l’uomo straziato dalla perdita ha dichiarato:
Giorgia ha chiamato la mamma alle 5 del mattino per dirle che stava rientrando. Io non c’ero quando hanno dato la notizia a mia moglie, l’ho saputo dopo. Non sappiamo molto, è ancora presto per capire cosa sia davvero successo.
Era una normale uscita del sabato sera con gli amici, Giorgia lavorava durante tutta la settimana. Io non conosceva gli altri ragazzi, so che era amica di Najibe. Aspetto di vedere mia figlia, per ora è stato consentito l’ingresso nella camera solo per il riconoscimento.
Incidente a Cagliari, lo strazio dei familiari
Sono tutti sconvolti ed addolorati per queste perdite così gravi e strazianti. Il padre di Najibe Zaher ha voluto ricordare anche lui sua figlia. Omar Zaher è un dei consiglieri comunali di Selargius. Nel parlare di sua figlia ha detto:
La mia Najibe non c’è più, era un fiore che ora non potrà più crescere. Mia figlia era una ragazza d’oro, buonissima e brava, tutti l’apprezzavano e le volevano bene.
Alla base di questo gravi sinistro dovrebbe esserci una distrazione e l’alta velocità. Per il momento non è ancora chiaro chi era alla guida del veicolo. La stessa Procura ha deciso di avviare un’inchiesta per avere un quadro completo su tutta la situazione e la dinamica.