Incidente Flavia Di Bonaventura, il suo amico si è svegliato dal coma ed ha chiesto di lei

L'amico di Flavia Di Bonaventura si è svegliato dal coma ed ha chiesto di lei: non ricorda ciò che è successo e non sa che è morta

Dopo la drammatica e prematura morte di Flavia Di Bonaventura, il suo amico che era in coma dopo l’incidente, si è svegliato ed ha chiesto di lei. I genitori dicono che per ora non ricorda bene ciò che è successo e che le sue condizioni sono stabili, ma restano gravi.

amico flavia

Simone Hoxha dopo quasi 5 giorni dal terribile episodio ed un intervento alla testa, si è svegliato. Ora si trova ancora ricoverato in ospedale e i genitori hanno avuto la possibilità di vederlo domenica 28 agosto.

Tuttavia, a causa di ciò che ha vissuto, non ricorda ciò che è accaduto. Infatti dal racconto della madre e del padre, durante la conversazione, lui ha detto:

Dai mamma, chiama le mie amiche, vorrei uscire ed andare a fare una passeggiata con loro.

amico flavia

Simone Hoxha non ricorda ciò che è successo e quindi non sa nemmeno che la sua cara amica Flavia non ce l’ha fatta. I medici dopo il suo arrivo in ospedale, lo hanno operato alla testa per un ematoma epidurale.

Il drammatico incidente in cui è morta Flavia Di Bonaventura

I fatti sono iniziati all’alba di domenica 21 agosto, intorno alle 4 del mattino. Precisamente nel piccolo comune di Roseto, dove la ragazza viveva con la famiglia, in provincia di Teramo.

Mentre rientrava a casa con altri due amici, l’uomo ubriaco li ha travolti. Le condizioni della ragazza sono apparse molto gravi sin da subito. Infatti nonostante le cure in ospedale, il suo cuore ha cessato di battere dopo 2 lunghi giorni di agonia.

I genitori per rispettare il desiderio della ragazza, hanno dato il consenso alla donazione dei suoi organi. Questi ultimi hanno permesso di salvare 4 vite, che erano in attesa da ormai molto tempo.

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Il conducente della Fiat Panda oltre ad esser risultato positivo all’alcol test, aveva anche la macchina senza bollo e copertura assicurativa. Vista la gravità dei fatti, il pm ha disposto il suo arresto. Ora si trova ai domiciliari, con il braccialetto elettronico. Il pm pensa che ci possa essere il rischio di reiterazione del reato.