Incidente sull’A13, chi sono la mamma e la figlia decedute e la possibile dinamica

Incidente sull'A13, chi sono le vittime e cosa è emerso sul grave sinistro che ha provocato la morte di mamma e figlia

Era diretta a Caserta la famiglia che è stata distrutta nel pomeriggio di mercoledì 27 settembre, per l’incidente sull’A13. I loro parenti aspettavano l’arrivo, ma soprattutto di poter riabbracciare la bambina, che invece ha perso la vita insieme alla madre.

mamma incidente

Gli agenti al momento stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro, anche se per ora sembra essere abbastanza chiara.

Da ciò che è emerso i fatti sono avvenuti intorno alle 15.30, di mercoledì 27 settembre. Nel tratto di autostrada che va dai caselli di Ferrara Nord e Sud. La famiglia era appena uscita dalla loro casa da Abano Terme, a Padova.

Erano diretti proprio nella provincia di Caserta, da dove proveniva la donna, perché dovevano andare a trovare la famiglia. I parenti infatti aspettavano il loro arrivo.

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Tuttavia, a causa di un sinistro tra 4 tir avvenuto poco più avanti, c’erano delle code. Il padre alla guida della sua Saab, però non si è affatto reso conto del mezzo pesante fermo alla fine del traffico.

L’uomo quando lo ha visto, ha cercato di sterzare verso sinistra, ma non è riuscito ad evitare l’impatto con la parte anteriore destra della sua macchina. La Saab dopo il sinistro è stata sbalzata per circa 30 metri. La famiglia purtroppo è rimasta incastrata nel veicolo completamente distrutto.

Incidente A13, chi sono le vittime

I primi ad intervenire per soccorrere, alcuni agenti di polizia. Il padre si è presto reso conto della gravità dell’accaduto ed infatti urlava i nomi della moglie e della figlia.

Con l’aiuto dei Vigili del Fuoco, le hanno liberate dalle lamiere. Maria Grazia Forgetta di 49 anni e la sua piccola Gioia Petriccione di 5 anni, erano purtroppo decedute ed i medici nonostante la corsa, non hanno potuto fare nulla.

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Il padre invece, si trova ricoverato in ospedale per i traumi, ma anche per lo shock. Gli inquirenti per il momento, hanno deciso di iscriverlo sul registro degli indagati, per il reato di delitto stradale. Ora saranno solo gli ulteriori rilievi del caso a ricostruire l’esatta dinamica.