Interrogato il fidanzato di Maria Chiara Previtali: “L’eroina era il suo regalo di compleanno”
Indagato per omissione di soccorso il fidanzato di Maria Chiara, la 18 enne morta per overdose ad Amelia
Aperta un’indagine sulla vicenda che, sabato mattina scorso, ha visto morire per overdose una giovane ragazza di 18 anni, Maria Chiara Previtali. L’indagato sarebbe il suo fidanzato che potrebbe essere colpevole di omissione di soccorso. Ascoltato dagli inquirenti, il giovane ha cercato di ricostruire la dinamica dei fatti che hanno preceduto il decesso della 18 enne.
Overdose di eroina, questa sarebbe la causa del decesso della giovane di Amelia, una cittadina in provincia di Terni.
Proprio il giorno del suo compleanno, quello che per tutta la sua famiglia doveva essere un giorno di festa, si è trasformato nel peggior incubo che si possa immaginare.
La ragazza è stata trovata dal fidanzato 21enne al mattino di sabato, già priva di vita. Inutile l’intervento degli operatori del 118 che, arrivati sul posto subito dopo la chiamata, ne hanno potuto dichiarare solamente il decesso.
Gli investigatori ora hanno aperto un’indagine per capire se la telefonata, effettuata dal fidanzato di Maria Chiara, poteva essere fatta prima e se c’era la possibilità di salvarla.
Fermato dai Carabinieri, il ragazzo è stato ascoltato per diverse ore. L’intento è di ricostruire il giorno e le ore precedenti al decesso della ragazza.
L’eroina era il regalo di compleanno di Maria Chiara
Nel corso dell’interrogatorio il ragazzo si è dimostrato, per quanto possibile, collaborativo.
Ha raccontato che quella dose, risultata poi fatale a Maria Chiara Previtali, era un regalo di compleanno che lei stessa aveva richiesto e che per lei si trattava della prima volta.
I Carabinieri di Amelia hanno detto che Francesco, questo il nome del fidanzato, è sotto shock e continua a rimproverarsi di aver assecondato quell’insano desiderio.
La giornata di venerdì, quella che poi ha portato al malore accusato da Maria Chiara, è iniziata al mattino, quando lei e Francesco sono saliti su un treno che da Terni li ha portati a Roma.
Arrivati nella capitale si sarebbero diretti in una piazza di spaccio. Proprio lì avrebbero acquistato e consumato la dose di eroina, attorno all’ora di pranzo. Poi il ritorno a casa.
Già nel pomeriggio pare che Maria Chiara non si sentisse molto bene. Ma è durante la notte, trascorsa insieme dai due giovani, che ha avuto la crisi più grave.
Al risveglio, sabato mattina, Francesco ha provato a svegliare Maria Chiara, senza però riuscirci. Da quel momento alla chiamata di soccorso effettuata dal ragazzo, pare che ci sia un buco di due ore.
Due ore nelle quali Francesco ha dichiarato di aver perso tempo nel tentativo di svegliarla e di trascinarla di peso in bagno.
Notizia in fase di aggiornamento.