Kay Bernstein, presidente dell’Hertha Berlino, morto a 43 anni
Da capo ultras era diventato a sorpresa presidente della sua squadra del cuore: la Germania è sconvolta per la morte di Kay Bernstein
Un nuovo gravissimo lutto sconvolge il mondo del calcio tedesco ed europeo. Kay Bernstein, presidente dal 2022 del club Hertha Berlino, è morto improvvisamente a soli 43 anni. La sua storia era diventata virale in tutto il mondo, perché da semplice tifoso era riuscito a ricoprire la carica più alta all’interno della società.
Pochi giorni fa il calcio della Germania e di tutto il mondo apprendeva con grande tristezza la notizia della morte di uno dei calciatori più forti e vincenti della storia: il ‘Kaiser’, Franz Beckenbauer.
L’ex difensore, vincitore di due palloni d’oro e innumerevoli altri premi di squadra, sia di club che nazionale, si è spento nella serata di domenica 7 gennaio all’età di 78 anni. A dare la notizia, chiedendo privacy, è stata la sua stessa famiglia.
Neanche il tempo di metabolizzare il dramma, ed ecco che la Germania si è trovata di fronte ad un altro sconvolgente lutto.
Nelle scorse ore si è infatti diffusa la notizia della tragica ed improvvisa scomparsa di un altro personaggio importantissimo in terra tedesca, Kay Bernstein, presidente dell’Hertha Berlino, club che milita nella Bundesliga, massimo campionato nazionale.
Kay Bernstein: da Capo Ultras a Presidente
La notizia ha ovviamente sconvolto tutti, considerando anche che il presidente del club berlinese aveva solo 43 anni. A dare l’annuncio ci ha pensato la stessa società:
Oggi, martedì, l’Hertha Berlino ha ricevuto la terribile notizia che il presidente Kay Bernstein è morto inaspettatamente all’età di 43 anni. L’intero club, i suoi comitati e i suoi dipendenti sono sbalorditi e profondamente sgomenti. I nostri pensieri vanno alla sua famiglia, ai suoi amici e ai suoi compagni in questo momento difficile. Chiediamo che venga rispettata la privacy della famiglia a seguito di questo terribile evento.
La storia di Bernstein aveva fatto il giro del mondo, considerando che fino ad alcuni anni fa, l’uomo era il capo ultras della curva dell’Hertha Berlino.
Titolare di una agenzia di marketing, nel 2022 era diventato a sorpresa presidente della sua squadra del cuore, promettendo di lottare per gli ideali in cui credeva fin da quando era solo un semplice tifoso, come i diritti tv, il tetto degli ingaggi e gli orari dei match.