L’ultimo saluto a Marika Galizia, mamma morta a 27 anni durante il parto
L'ultimo commovente addio a Marika Galizia, la ragazza morta a 27 anni durante il parto
Una folla commossa ha deciso di essere presente in chiesa per un ultimo saluto a Marika Galizia, la giovane mamma morta a 27 anni, durante il parto. I suoi familiari hanno chiesto di non portare fiori, ma di fare donazioni all’ospedale Gaslini di Genova, dove è ricoverato il suo bambino.
La tragica ed improvvisa morte di questa ragazza ha spezzato i cuori di tante persone. Era molto conosciuta proprio per il suo lavoro da arbitro, che ha svolto per 11 lunghi anni.
Il funerale è stato celebrato nel pomeriggio di ieri, lunedì 27 settembre, alla chiesa di Ceriale, in provincia di Savona. Tanti i suoi amici che hanno deciso di essere presenti, distrutti dalla tragica vicenda.
La morte di questa ragazza è avvenuta nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22 settembre, precisamente all’ospedale San Paolo. Si era recata lì, poiché era al termine della gravidanza ed accusava dei dolori.
I medici dopo tutti i controlli di routine, hanno scoperto che era in corso il travaglio. Per questo hanno avviato tutte le procedure per il parto. Tuttavia, è proprio durante quei minuti che è avvenuto l’impensabile. Marika ha perso i sensi. L’hanno sottoposta ad un cesareo, ma dopo l’intervento il suo cuore ha cessato di battere per sempre.
La stessa Asl 2 ha deciso di avviare un’indagine interna. Hanno sottoposto anche il corpo ad autopsia, ma da questo esame non è emerso alcun elemento significativo. Credono che abbia perso la vita per un’embolia da liquido polmonare. Tuttavia, per avere una risposta concreta bisogna aspettare gli esame istologici.
La richiesta della famiglia di Marika Galizia per il suo funerale
Al funerale ovviamente era presente anche il suo compagno Ahmed, che lavora come cuoco. Tanti suoi amici e gli arbitri della sezione albenganese, che hanno lavorato con lei per molti anni. Questi ultimi hanno posto la loro maglia sul feretro.
I suoi familiari hanno chiesto a tutti di non portare i fiori, ma di fare delle donazioni all’ospedale Gaslini di Genova, dove è ricoverato il suo bimbo.
Le condizioni del piccolo risultano essere stabili, ma sempre gravi. I medici vogliono tenere ancora la sua prognosi riservata.