La commozione di Piera Maggio e Mara Venier nel salotto di Domenica In

Piera Maggio e la commozione nel salotto di Domenica In

L’Italia intera si è commossa durante la puntata di ieri 25 aprile di Domenica In. Mara Venier ha ospitato nel suo salotto Piera Maggio, la mamma della bimba scomparsa a Mazara del Vallo. Negli ultimi giorni, dopo la storia di Olesya Rostova, non si fa altro che parlare delle bugie e dei depistaggi delle indagini sul caso della piccola Denise Pipitone.

La commozione di Piera Maggio e Mara Venier

Si sopravvive e si cerca di andare avanti in ogni modo, ma questa non è vita. In 17 anni abbiamo sempre cercato mia figlia, la speranza non si è mai affievolita.

La conduttrice ha fatto rivedere a Piera Maggio i vecchi video della trasmissione, quando l’aveva avuta ospite in studio subito dopo la scomparsa di Denise. Piera si è commossa nel rivedersi in lacrime. Una madre che implorava pietà e che Mara non riusciva a non abbracciare. Una madre che oggi, dopo 17 anni, non ha ricevuto quella pietà sperata.

Rivedersi più giovane, con il cuore a pezzi e vedere come la giustizia per Denise non abbia fatto il suo corso, non è facile per una madre. Una madre che non cerca assolutamente vendetta, ma che vuole solo riabbracciare la sua bambina.

La commozione di Piera Maggio e Mara Venier

La giustizia ci ha ingannati. Lo Stato in un certo senso ci ha ingannato. La non verità, i depistaggi, poteva capitare ad ogni singolo cittadino e non è giusto. I bambini non spariscono nel nulla.

Anche Mara Venier non è riuscita a non commuoversi nel rivedersi mentre abbracciava quella madre afflitta e guardando Piera oggi, è dispiaciuta di non potersi alzare ancora ed abbracciarla dopo anni, per colpa delle norme anti-contagio.

La commozione di Piera Maggio e Mara Venier

Cerchiamo giustizia, non vendetta, altrimenti avremmo agito diversamente. Io continuo a chiedermi però perché tante persone abbiano voluto fare di tutto per coprire i responsabili del rapimento di una bambina. La scomparsa di Denise è strana per tanti motivi: una bambina così piccola non si sarebbe spostata spontaneamente in strada, aveva paura di uscire di casa.