La triste lettera della madre di Mattia Micomonaco, trovato in auto senza vita, con i regali di Natale per la sua bambina e i suoi parenti

Nella sua macchina c'erano i regali di Natale per la sua bambina e per la sua famiglia, ma Mattia Micomonaco non è mai arrivato a casa

Mattia Micomonaco è stato trovato senza vita nella sua auto, il 28 dicembre, sul lungo mare di Alba Adriatica. Era partito da San Benedetto del Tronto per raggiungere la famiglia per le feste, ma non è mai arrivato. Nella sua auto, gli agenti hanno trovato i regali di Natele per la sua bambina e per tutti i suoi parenti.

tragedia Mattia Micomonaco

Non è ancora chiara la causa del decesso. Dalle notizie riportate, sembrerebbe che sul corpo non siano stati trovati segni di violenza. Si attendono gli esami tossicologici per ogni chiarimento.

Le parole della madre di Mattia Micomonaco

La mamma del 30enne, dopo le informazioni emerse, ha voluto rendere pubblica una lettera sul figlio, per dire a tutti chi era davvero e quanto il suo cuore fosse grande.

tragedia Mattia Micomonaco

La donna ha voluto chiarire che Mattia Micomonaco non si trovava a San Benedetto del Tronto in una comunità terapeutica, ma si era recato lì per lavoro. Era un ragazzo che pensava sempre alla sua famiglia e agli altri, prima che a se stesso.

Aveva comprato i regali di Natale a tutti i suoi parenti e alla sua bambina e non vedeva l’ora di tornare a casa per trascorrere le vacanze di Natale.

Mattia aveva un’anima nobile, si preoccupava per tutti ed era sempre pronto ad aiutare gli altri mettendo se stesso al secondo posto. Non è vero che usciva da una comunità terapeutica come è stato scritto: si era recato lì per lavoro. Aveva spirito di sacrificio, era un gran lavoratore, molto stimato e apprezzato. La sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile non solo in noi, ma anche in tutte quelle persone che hanno condotto con Mattia un pezzo di vita.

tragedia Mattia Micomonaco

Nella lettera, la donna ha anche sottolineato che il figlio era sempre presente per loro, quando non poteva fisicamente, lo faceva attraverso le lettere. Era un ragazzo credente, che frequentava la chiesa.

Era un ragazzo di grande fede, pregava sempre, andava a messa anche da solo; nonostante tutti noi familiari siamo credenti, lui riusciva maggiormente a fare della preghiera la sua forza e la trasmetteva a noi.

Ora c’è tanto dolore, ma Mattia continuerà a vivere nel cuore di ognuno di noi che tanto l’abbiamo amato e continueremo a farlo.