Lacrime, dolore e tanta rabbia durante l’ultimo saluto ad Alessandra Matteuzzi: presenti anche tante donne che non la conoscevano
Il funerale di Alessandra Matteuzzi è stato celebrato ieri. Una folla numerosa si è riunita per dire addio alla donna uccisa dal suo ex
Lacrime, dolore, ma anche tanta rabbia durante l’ultimo saluto alla 56enne Alessandra Matteuzzi, uccisa brutalmente dal suo ex compagno di 27 anni Giovanni Padovani.
Il funerale è stato celebrato ieri a Bologna. Una folla numerosa si è riunita per salutare la donna vittima di femminicidio per l’ultima volta. Tante donne, anche coloro che non la conoscevano, hanno voluto partecipare alla funzione, in sostegno di Alessandra Matteuzzi e di tutte le donne uccise dai proprio compagni e propri mariti.
Quello che è accaduto, ha sconvolto l’Italia intera. La 56enne aveva denunciato Giovanni Padovani ai Carabinieri. Era terrorizzata da lui e aveva chiesto ai vicini di non aprirgli.
Nella denuncia, aveva confessato di acconsentire a tutte le richieste del 27enne, perché temeva la sua reazione. Non aveva però mai parlato di violenza fisica. Si trattava solo di molestie psicologiche, che le rendevano la vita impossibile. L’uomo era ossessionato da lei e il giorno della tragedia, la sua rabbia ha preso il sopravvento.
L’ha attesa sotto casa e l’ha colpita a mani nude, poi con un martello e con una panchina in ferro battuto posizionata sotto il palazzo. Giovanni Padovani è rimasto ad attendere le forze dell’ordine e si è fatto arrestare, senza la minima resistenza.
Nel pomeriggio di ieri, la folla si è riunita al cimitero di Bologna per l’apertura della camera ardente.
Le amiche hanno voluto ricordarla con dolci parole, per la meravigliosa persona che è sempre stata: “Solare e fantastica”.
Anche le donne che non la conoscevano, hanno voluto spendere qualche pensiero per Alessandra Matteuzzi: “Non sono un’amica, non la conoscevo, ma sono qui per lei. Abitiamo nello stesso quartiere, ma è come se la conoscessi”.
“L’ho conosciuta per un breve periodo, ma era una carissima persona e ribadisco: non doveva fare questa fine”.
Il sacerdote, durante il funerale, si è appellato alle istituzioni, dopo la benedizione della salma: “Non dobbiamo temere per Alessandra, per il suo assassino invece ci sarà il giudizio di un Dio buono e misericordioso. Ci appelliamo alle istituzioni per non far accadere più queste cose. I femminicidi non devono più avvenire”.