Le parole di Daniela Fumagalli, la mamma dei gemellini uccisi dal papà: “Non lo odio”

Daniela Fumagalli, la mamma dei gemellini Elena e Diego, uccisi dal papà Mario Bressi, ha lasciato alcune dichiarazioni alla testata giornalistica il Corriere della Sera. Si è dichiarata consapevole che il folle gesto di suo marito, aveva l’obiettivo di punire lei. Si stavano separando e questo Mario non riusciva ad accettarlo. Ha voluto punirla, uccidendo i loro bambini e poi suicidandosi.

Ha tolto quelle sue creature al futuro che dovevano vivere. Non voglio né posso ricordarli come li ho visti l’ultima volta. Io voglio ricordarli col loro sorriso. Mio marito aveva problemi da molto tempo. Ha fatto qualcosa di spaventoso, come si possono uccidere i propri figli a mani nude? Mani che dovrebbero servire per accarezzare, rincuorare chi ti guarda come un riferimento.

Odio, non so cosa voglia dire questa parola. Sono arrabbiata, rammaricata e triste. E poi su chi potrei riversare l’odio? Su qualcuno che non c’è più e che mi ha odiato profondamente? Sarebbe giusto ripagare con la stessa moneta?

Daniela Fumagalli, quel giorno, ha ricevuto tre messaggi da Mario Bressi. Nei primi due, l’uomo l’aveva accusata di essere colpevole della fine della loro storia e di aver rovinato la famiglia. Nell’ultimo sms, le ha anticipato ciò che avrebbe fatto: ‘non li rivedrai mai più‘.

Una madre spaventata, che è salita a bordo della sua macchina e si è diretta subito alla casa vacanza. Al suo arrivo, però, era troppo tardi. Mario Bressi aveva strangolato Diego ed Elena e li aveva lasciati senza vita nei loro letti. Poi si era gettato da un ponte poco distante dall’abitazione.

La lettera di Daniela Fumagalli durante il funerale

Una comunità sconvolta, che si è stretta intorno al dolore della donna. Il giorno del funerale dei gemellini, tutti si sono riuniti per l’ultimo addio. Dall’altoparlante, le parole commoventi di mamma Daniela:

Ciao nanetti, così vi ho sempre chiamato, anche se ormai eravate alti quasi quanto me. Non riesco ancora a realizzare che non potrò più rivedervi, abbracciarvi, sentire la vostra voce o il suono delle vostre risate.

Ma soprattutto quell’intercalare “mamma”, che sentivo nominare miliardi di volte al giorno e che ora non sentirò mai più.

Voi, perdutamente e profondamente innamorati della vita, io perdutamente e profondamente innamorata di voi. Finché saprò ancora emozionarmi sentendo il vostro nome, Elena e Diego, saprò che questa enorme violenza e ingiustizia non ha vinto.

Mi mancherete tantissimo, la vostra mamma Dani.