Le strazianti parole del padre della piccola Loujin
È morta di stenti tra le braccia dei suoi genitori, la piccola Loujin aveva soltanto 4 anni: oggi il suo papà vorrebbe poter tornare indietro
La vicenda della piccola Loujin ha addolorato migliaia di persone e le sue foto nelle ultime ore si sono diffuse in tutto il mondo.
La bambina di soli 4 anni è morta di sete, mentre si trovava su un barcone, tra le braccia della sua mamma e del suo papà. Nessuno è intervenuto dopo i numerosi allarmi. Nessuno ha risposto alle disperate chiamate partite nelle zone Sar, poi dalle acque della Grecia, Cipro e Malta e agli allarmi al centralino dei migranti. Soltanto alla fine, le autorità greche hanno cercato di salvare tutte quelle persone, ma per la piccola Loujin era già troppo tardi.
Erano partiti dal Libano per raggiungere l’Europa, alla ricerca di una nuova vita, lontano dalla sofferenza. Oggi il suo papà non riesce a farsene una ragione. Mai sarebbe partito se avesse saputo che quel viaggio lo avrebbe separato per sempre dalla sua amata bambina.
Il suo pianto inconsolabile avrebbe commosso anche i sassi. Avete idea di cosa significhi per un genitore vedere morire una figlia in questo modo atroce? La barca si trovava nella zona Sar di Malta e ho subito avvertito le autorità di La Valletta. Dopo un giorno di silenzio mi è stato detto che c’era una nave in avvicinamento e che il salvataggio era solo questione di tempo. Quella nave non è mai arrivata. Se potessi, tornerei in Libano a mangiare terra, piuttosto che perdere mia figlia.
La vicenda di questa bambina si è diffusa sui social, dopo la pubblicazione di un post dell’attivista Nawal Soufi. Quest’ultima da anni è un punto di riferimento di tutti i migranti in Sicilia. Ha puntato il dito contro le politiche europee.
La piccola Loujin è morta di fame e di sete e nessuno le ha mandato i soccorsi. Le sue ultime parole sono state: “Datemi qualche goccia di acqua, per favore”.