Le strazianti parole del papà di Flavia Di Bonaventura: la ragazza è morta a 22 anni travolta da un uomo ubriaco
Le strazianti parole del papà di Flavia Di Bonaventura per la morte della figlia: vuole che venga fatta giustizia
Sono giorni di strazio e dolore quelli che stanno vivendo i familiari di Flavia Di Bonaventura, per la sua improvvisa e prematura scomparsa. Il papà sconvolto dal lutto, ha voluto parlare del suo dolore ed anche chiedere che venga fatta giustizia per la figlia, volata in cielo troppo presto.
Antonio Di Bonaventura ha voluto parlare della sua perdita in un’intervista con il quotidiano Il Messaggero. L’uomo, al giornalista, ha dichiarato:
Era un angelo. Per me era un dono di Dio, come sua sorella Giulia e la madre Raffaella. Adesso è un Angelo di Dio. Una ragazza solare, di tanta disponibilità, generosa con tutti.
Soprattutto molto dotata di sensibilità umana ed artistica. Sapeva esprimere il suo carattere bellissimo, libero, aperto e sapeva ricevere altrettanto positività.
Chiedo giustizia vero. Quanto meno che vengano accertate le responsabilità fino alla fine, perché chi è responsabile è giusto che paghi le conseguenze. Non lo dico con astio, né con accanimento, né per vedetta. Ma è giusto che chi l’ha strappata alla vita, si renda conto fino in fondo di ciò che è accaduto.
Il drammatico incidente in cui è morta Flavia Di Bonaventura
I fatti sono iniziati all’alba di domenica 21 agosto, intorno alle 4 del mattino. Precisamente nel piccolo comune di Roseto, dove la ragazza viveva con la famiglia, in provincia di Teramo.
Flavia Di Bonaventura nella serata di sabato era uscita con la sua bici ed insieme a 2 suoi amici, era andata ad una festa. Alla fine, nella mattinata di domenica, sempre in compagnia dei suoi amici, stava rientrando a casa.
Però è proprio mentre si trovava alla rotonda della zona industriale, che un uomo di 34 anni alla guida del suo veicolo, ha travolto i tre amici. Le condizioni della ragazza sono apparse molto gravi sin da subito.
Nonostante i tentativi dei medici di salvarla, i traumi riportati per lei sono risultati essere troppo gravi. Infatti nella giornata di martedì 23 agosto non hanno avuto altra scelta che constatare il suo decesso, mentre era ricoverata in ospedale. I genitori hanno dato il consenso alla donazione degli organi, che hanno permesso di salvare 4 vite.