Lecce, neonato nato morto in ospedale: disposta l’autopsia e avviate le indagini

Tragedia a Lecce, neonato viene al mondo ormai senza vita: disposta l'autopsia sul corpo

Una tragica vicenda è avvenuta lo scorso 29 settembre, all’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Una donna incinta si è recata nel nosocomio con forti dolori, ma quando il neonato è venuto al mondo era ormai senza vita. I medici hanno provato a fare il possibile, ma i loro tentativi non hanno mai portato ai risultati sperati.

neonato morto

Un episodio drammatico, che ovviamente ha scosso l’intera comunità di Vernole, il paese dove vive la coppia di genitori. Per la famiglia questo doveva essere un momento di gioia e felicità, che è si trasformato in tragedia.

Stando alle informazioni rese note dai media locali, il dramma è avvenuto nella serata di mercoledì 29 settembre. Precisamente all’ospedale Vito Fazzi di Lecce.

La donna che era al termine della gravidanza, si è recata nel nosocomio accompagnata dal suocero, poiché accusava dei dolori forti. I dottori sin da subito l’hanno sottoposta ad un’accurata visita, ma è proprio a quel punto che hanno fatto la drammatica scoperta.

neonato morto

Dal tracciato è emerso che purtroppo il cuore del bimbo non batteva più. Per questo non hanno potuto far altro che sottoporla ad un cesareo d’urgenza.

I due genitori sconvolti dalla triste e drammatica perdita, hanno deciso di denunciare l’accaduto. Di conseguenza il pm di turno Roberta Licci, ha deciso di aprire un fascicolo d’indagine. Ha anche disposto l’autopsia sul corpo.

Neonato nato morto: gli indagati

Al momento sono due i medici che risultano essere indagati. Il reato ipotizzato è di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario.

Questo perché la giovane mamma poche settimane prima si era recata al pronto soccorso con delle perdite. Al suo arrivo il dottore di turno l’ha sottoposta ad una visita, ma ha deciso di dimetterla subito dopo, dicendole di avvisare la sua ginecologa.

neonato morto

Anche quest’ultima non ha dato peso a questo episodio. Infatti ha dato un appuntamento alla donna per la fine del mese. Di conseguenza questi due medici sono stati iscritti nel registro degli indagati. Sarà solo l’autopsia sul corpo del piccolo a dare delle risposte concrete.