Leonardo, fidanzato di Donatella: “Ce l’ho con il mondo intero”
La disperazione e la rabbia di Leonardo, il fidanzato di Donatella, la 27enne che si è tolta la vita nel carcere di Verona
Disperazione assoluta che diventa rabbia. Questo si evince dalle parole di Leonardo, il fidanzato di Donadella Hodo, la 27enne che lo scorso 2 agosto si è tolta la vita nel carcere veronese di Montorio, che ha rilasciato un’intervista a Il corriere della Sera. Parole, quelle del ragazzo, che risuonano anche come un’accusa verso tutti coloro che non le sono stati vicini abbastanza, nonostante la consapevolezza della sua fragilità.
Succede che la vita a volte ti mette davanti a degli ostacoli, che se qualcuno riesce ad affrontare con coraggio, altri invece subiscono con fragilità estrema.
Questo è quello capitato a Donatella. I problemi con la droga, i furti per procurarsi le sostanze che erano diventate necessità. Poi ovviamente i problemi con la legge e l’arresto.
Il 2 agosto scorso, la 27enne ha deciso di abbandonarsi e farla finita, inalando, all’interno della sua cella, il gas di un fornelletto. Non prima, però, di scrivere una toccante lettera di scuse e di addio al suo Leo, il fidanzato che la aspettava fuori.
Leo amore mio, mi dispiace. Sei la cosa più bella che mi poteva accadere e per la prima volta in vita mia penso e so cosa vuol dire amare qualcuno ma ho paura di tutto, di perderti e non lo sopporterei. Perdonami amore mio, sii forte, ti amo e scusami.
La rabbia di Leonardo
Leonardo, come tutti del resto, è rimasto scioccato e completamente distrutto quando ha saputo dell’estremo gesto della sua fidanzata.
La disperazione è diventata poi rabbia. Rabbia verso chiunque, come ha spiegato lo stesso Leo in un’intervista rilasciata a Il Corriere Della Sera.
Donatella, la mia Dona, era pulita da un anno. Ora che non c’è più, leggo e sento commenti al veleno. In troppi stanno dando giudizi senza sapere nulla di lei.
Leo, così come il papà della ragazza, ce l’ha con chi sentenzia sui social verso il passato criminoso di Donatella.
Sono arrabbiato. Ce l’ho col mondo intero, con il sistema, il carcere, i magistrati, le guardie, la sua famiglia, i suoi amici. Ma sono inca**ato anche con lei, perché doveva solo pazientare un altro po’. Presto sarebbe uscita, avevo preparato tutto per lei.
Donatella lasciata da sola
Nell’intervista, il 27enne spiega che Donatella era stata lasciata da sola soprattutto nell’ultimo periodo. Dopo che era fuggita dalla comunità di recupero in cui era stata mandata e quindi era tornata in carcere.
Il giovane si domanda se sia capitato qualcosa che abbia potuto in qualche modo spingerla verso l’estrema decisione. Qualcosa che si augura possa venire a galla presto.