Leonardo Muratovic: l’aggressore si è costituito

Sarebbe un ventenne di Aprilia, colui che si è costituito ammettendo di aver colpito Leonardo Muratovic con un coltello sabato sera

La figa dei presunti responsabili dell’omicidio di Leonardo Muratovic, il pugile italo croato accoltellato sabato sera fuori da un locale di Anzio, è durata soltanto tre giorni. Ieri sera, infatti, due ragazzi di 21 e 26 anni si sono diretti spontaneamente in una caserma dei carabinieri a Roma, ammettendo la loro colpevolezza.

omicidio Leonardo Muratovic

Un sabato sera come tanti che si è trasformato in tragedia, quello scorso. Il tutto si è verificato fuori da un locale della movida notturna di Anzio, sul litorale laziale.

Tutto sarebbe iniziato da un complimento fatto presumibilmente alla ragazza di Leonardo, che insieme ai suoi amici ha aggredito chi ha pronunciato la parola di troppo e il suo gruppo.

I buttafuori sono intervenuti subito, ma all’esterno del bar, gli animi piuttosto che placarsi si sono accesi ancor di più. Nella ressa generale, fatta di calci, pugni e spintoni, qualcuno ha estratto un coltello ed ha colpito Muratovic all’addome con un fendente.

Immediato l’intervento delle ambulanze e il trasporto del pugile 26enne all’ospedale più vicino, ma per lui purtroppo non c’è stato nulla da fare. È infatti deceduto poco dopo il suo arrivo nel nosocomio.

Le autorità hanno subito iniziato le loro indagini per rintracciare il prima possibile i responsabili della morte di Leonardo. Dopo tre giorni, in cui si sono susseguiti interrogatori a tappeto, sembrerebbe che ci sia stata una svolta decisiva.

Chi ha ucciso Leonardo Muratovic

omicidio Leonardo Muratovic

Ieri sera, intorno alle 22:00, proprio mentre ad Anzio si stava tenendo una fiaccolata in memoria di Leonardo Muratovic, due ragazzi si sono presentati spontaneamente dai carabinieri.

Si tratta di A. e A., due fratelli di 21 e 26 anni, entrambi nati in Italia, residenti ad Aprilia come lo stesso Leonardo, ma di origini marocchine.

omicidio Leonardo Muratovic

I due, accompagnati da un avvocato, hanno raggiunto la caserma dei carabinieri di Gianicolense, a Roma e uno di loro, il più piccolo ha ammesso la sua colpa riguardo all’accoltellamento di Leonardo.

I militari, raggiunti poi dai colleghi di Anzio, hanno eseguito il fermo per entrambi e li hanno condotti insieme al carcere di Velletri. Qui resteranno rinchiusi fino a quando il gip non li sottoporrà all’interrogatorio di convalida del fermo.