L’intervista esclusiva di Michele Misseri a Quarto Grado: ha parlato anche dell’ultima lettera che ha mandato alla moglie ed alla figlia
La nuova importante intervista di Michele Misseri a Quarto Grado: ha parlato anche alla moglie ed alla figlia, con la speranza che lo perdonino
Dalla giornata di domenica 11 febbraio, Michele Misseri è tornato ad essere un uomo libero. Era stato condannato ad una pena di circa 8 anni, per l’occultamento del corpo della nipote Sarah Scazzi ed anche per il l’inquinamenti di prove, con la speranza di allontanare l’attenzione degli inquirenti sulla moglie e sulla figlia.
Cosima Serrano e Sabrina Misseri per la giustizia italiana, sono le colpevoli del delitto della 15enne. Per loro tutto è scaturito per una questione di gelosia della cugina maggiore, nei confronti di un ragazzo chiamato Ivano.
Michele Misseri ha avuto uno sconto importante, di circa un anno e mezzo ed ora è tornato ad essere libero. Proprio all’uscita della casa circondariale c’era l’inviato del programma “Quarto Grado”, che lo ha accompagnato anche a fare rientro nella sua abitazione di Avetrana, che è rimasta chiusa per anni.
Il 69enne, nonostante ora è una persona libera, continua a professarsi l’unico colpevole del delitto. Dice che la moglie e la figlia sono dentro da innocenti. Davanti alle telecamere del programma che va in onda su Rete 4, ha fatto nuove importanti rivelazioni. Ha parlato anche dell’ultima lettera che ha mandato alle due.
La nuova intervista di Michele Misseri a Quarto Grado
Se fossi stato davvero innocente, Sarah sarebbe ancora qui tra noi a sorridere. In questi anni ho pregato tanto per lei per Sabrina, ma soprattutto per mia nipote. Nessuno mi crede che il colpevole sono io. Io non mi sento libero, come mia figlia e mia moglie che sono ancora in galera.
Il 69enne in questi anni di detenzione, ha cercato più volte di farsi perdonare dalla moglie e dalla figlia. Infatti ci ha tenuto a parlare dell’ultima lettera che ha scritto alle due donne e che lui non ha mai fatto il loro nome. Misseri ha continuato la sua intervista dicendo:
‘Prima pensa, poi parla, perché parole poco pensate possono parlare a pentimenti!’ Queste sono le parole che ho scritto nell’ultima lettera che ho mandato il 28 gennaio. Come l’avranno presa? Penso malissimo. Per l’ultima volta chiedo a mia moglie e a mia figlia di perdonarmi. A Cosima voglio dire che io non ho mai fatto il suo nome, quel periodo per noi non era facile. Però sono state dette tante menzogne.