Lombardia, Attilio Fontana canta vittoria: “Passiamo a zona arancione”

Con un tweet il governatore annuncia il "sì" strappato al Governo

C’è la fatidica fumata bianca. Con un tweet pubblicato pochi minuti fa Attilio Fontana, il governatore della Lombardia, ha dato l’annuncio che tutti i suoi cittadini attendevano, e con estrema impazienza. Da zona rossa la Regione passa a zona arancione, in seguito ai rilevamenti delle ultime settimane, che segnalavano un miglioramento delle condizioni sui contagi da Coronavirus.

Lombardia: potranno riaprire gli esercizi commerciali

Attilio Fontana annuncia il passaggio alla zona arancione

Sulla sua pagina di Twitter, Attilio Fontana canta vittoria. Grazie ai sacrifici del popolo lombardo – si legge -, preso atto dei dati inerenti alla crisi epidemiologica, ora sono in zona arancione e potranno così riaprire gli esercizi commerciali. Nelle prossime ore il Governo proclamerà ufficialmente la decisione, comunque le riserve finali paiono essere state sciolte.

Cosa cambia con l’istituzione della zona arancione

Lombardia in cartina

Tra le variazioni più significative inerenti alle limitazioni tra zona rossa e arancione, c’è quella riguardante gli spostamenti all’interno del proprio Comune. Nelle zone classificate come rosse è tassativamente proibito ai cittadini spostarsi all’interno del proprio Comune di residenza.

Le uniche eccezioni sono ammesse per comprovate esigenze di salute, di lavoro e/o di necessità, che devono essere dimostrate mediante apposita autocertificazione. Con l’istituzione della zona arancione, invece, i cittadini saranno liberi di girare in Lombardia per il proprio Comune senza avere l’obbligo di giustificare la motivazione dello spostamento.

Resta in vigore il coprifuoco nazionale

Covid-19 Lombardia

Il coprifuoco nazionale resterà comunque in vigore; ragion per cui l’autocertificazione varrà in caso di uscita tra le ore 22 e le ore 5 del mattino seguente.

Lombardia: le istruzioni per le ore notturne

Governatore Lombardia parla ai microfoni

La logica dietro alle direttive impartite dalle istituzioni sono praticamente le stesse a quelle già sopra enunciate. Anche in questo caso, infatti, chi deciderà di allontanarsi nelle ore notturne dal rispettivo domicilio avrà l’onere di dimostrare di essere in giro per comprovate esigenze di salute, di lavoro e/o di necessità.