L’ultimo straziante addio al piccolo Nicolò Feltrin: le parole dei genitori
L'ultimo straziante addio al piccolo Nicolò Feltrin: i genitori erano in prima fila distrutti dal dolore
Si sono tenuti nel pomeriggio di sabato 6 agosto i funerali del piccolo Nicolò Feltrin, il bimbo di 2 anni morto dopo aver ingerito una strana sostanza. I genitori erano seduti in prima fila e tutta la comunità ha scelto di mostrare loro affetto e vicinanza, vista la perdita subita.
In tanti sono rimasti sconvolti da questa morte così improvvisa e terribile. Fino a quel giorno il piccolo non aveva mai avuto gravi problemi di salute e sembrava stare bene.
Il funerale è stato celebrato nella chiesa di Fortogna, a Longarone, in provincia di Belluno. Proprio dove il bimbo viveva insieme a papà Diego e mamma Serena. I due erano seduti in prima fila.
I presenti erano tutti i silenzio per rispettare il dolore. All’uscita del feretro hanno battuto a lungo le mani ed hanno anche lasciato volare in aria dei palloncini bianchi. Il parroco durante l’omelia ha voluto leggere l’epigrafe che i genitori hanno scelto di scrivere. Ha detto:
Le tue risate non saranno mai dimenticate, sei l’immenso di un attimo andato, del mio sogno la parte migliore. Sei quel vento che soffia da sempre, ma non riesce a farmi cadere.
Morte Nicolò Feltrin: le indagini
I fatti sono iniziati lo scorso giovedì 28 luglio, nella zona di Codissago, a Longarone, in provincia di Belluno. Dal racconto del papà quella mattina erano usciti per andare al parco sotto casa.
Una volta rientrati ha fatto addormentare il figlio, ma quando è andato a svegliarlo era ancora rintontito. Quando la situazione è peggiorata, i due genitori lo hanno portato d’urgenza in ospedale.
Tuttavia, è proprio in nosocomio che il bimbo ha esalato il suo ultimo respiro. Dall’autopsia è emerso che ha perso la vita per un arresto cardiaco da intossicazione, ora però bisognerà capire quale sostanza abbia provocato il suo malessere. Il papà ha detto che ha mangiato della terra nel parco, ma dagli accertamenti non è emerso nulla di insolito.
Dopo una perquisizione nella casa della famiglia, gli agenti hanno trovato dei pezzi di sostanza in giro per tutta la casa. Però la quantità più elevata era proprio nella stanza del piccolo, dentro una tazza su una mensola.