Massimo Galli preoccupato sul Covid: “Prossimi 10-15 giorni cruciali”
Il professor Massimo Galli esprime la sua preoccupazione sulla situazione Covid in Italia: "I numeri non fanno stare tranquilli"
“I prossimi 10-15 giorni sono cruciali, i numeri non fanno stare tranquilli“, lo ha detto il professor Massimo Galli all’Adknoros. Si è mostrato preoccupato per la situazione Covid in Italia.
Ma ha aggiunto: “Non credo però che avremo un quadro paragonabile a quello di marzo-aprile“.
In questi mesi abbiamo conosciuto tutti Massimo Galli, primario infettivologo dell’ Ospedale Sacco-università degli studi di Milano. Il dottore ha evidenziato che questi numeri di nuovi positivi al Coronavirus ci impongono cautela perché dobbiamo tener conto di quello che accade intorno a noi, all’estero.
“Intanto fra 10-15 giorni avremo delle indicazioni per valutare l’effetto della ripresa. Non solo le scuole, dunque, ma anche gli arrivi dall’estero. Situazioni che meritano attenzione“.
Insomma, le prospettive sul fronte Coronavirus non appaiono così tanto rosee. A destare preoccupazione sono i numeri dei nuovi positivi.
Gli auguri di Massimo Galli a Lopalco
Massimo Galli ha concluso la sua intervista all’Adknoros augurando a Pierluigi Lopalco un buon lavoro. Lopalco è stato appena eletto nel Consiglio regionale pugliese con la vittoria di Michele Emiliano che vuole nominarlo assessore regionale alla Sanità.
“La sua non era sfida facile, non era facile trasformare un professore di università in una star di preferenze. La competenza e serietà di Pierluigi hanno avuto un peso“, ha detto il governatore della Regione Puglia.
La situazione Covid in Europa e nel mondo
Nel Regno Unito è stata stabilita la chiusura di pub e ristoranti dopo le 22, questo a causa dei troppi contagi. Purtroppo in Europa si registra il più forte aumento delle vittime, pari al 27% rispetto alla settimana precedente.
Gli Stati Uniti hanno il primato dei nuovi casi ma si registra un forte calo dei morti. Ma con più di sette milioni di casi, il presidente Donald Trump afferma di nuovo che il virus colpisce “realmente” solo le persone che hanno “altre patologie“. In Africa la pandemia rallenta.