Massimo Rondinelli ha confessato l’omicidio dell’ex cognato
Massimo Rondinelli, insieme al padre e al fratello Claudio, si trovavano già in carcere per l'omicidio di Mohamed Ibrahim Mansour
È arrivata la svolta definitiva nel caso dell’omicidio del 44enne Mohamed Ibrahim Mansour, ucciso a gennaio con colpi di arma da fuoco e poi dato alle fiamme in un’auto. Massimo Rondinelli, l’ex cognato della vittima, avrebbe confessato di aver compiuto il delitto con un fucile e che con lui c’erano altre due persone.
Un piano studiato a tavolino da una famiglia e messo a punto da tre uomini, che hanno concorso nell’omicidio di Mohamed Ibrahim Mansour, 44enne di origine marocchino che risiedeva nella provincia di Pavia.
Mansour aveva chiesto, e a quanto pare aveva tutta l’intenzione di ottenere, l’affidamento della figlia avuta dalla sua ex compagna.
Per farlo, aveva chiesto che gli venisse intestato un capannone, dove ormai viveva dopo la separazione dalla donna. Capannone di proprietà della famiglia della donna stessa, per la quale il 44enne lavorava.
Nel pomeriggio del primo gennaio 2023, tra Mansour e la famiglia della ex compagna sarebbe scoppiata una furiosa lite.
Successivamente, la madre della donna avrebbe convocato tutti i familiari in una riunione, nella quale sarebbe stato deciso di sbarazzarsi definitivamente dell’ex genero.
E così, effettivamente, hanno fatto pochi giorni dopo. Massimo Rondinelli, suo fratello Claudio e suo padre, il 14 gennaio successivo hanno raggiunto il capannone in cui viveva Mohamed e lo hanno ucciso con tre colpi di fucile calibro 12 ed uno di pistola calibro 9.
Subito dopo hanno caricato il cadavere su un’auto, hanno guidato fino ad una zona boschiva di Morsella a Vigevano, in provincia di Pavia, ed hanno dato alle fiamme il tutto.
La confessione di Massimo Rondinelli
I sospetti degli inquirenti si sono diretti fin dall’inizio alla famiglia Rondinelli. A inizio marzo sono finiti in carcere Massimo Rondinelli, suo fratello Claudio, il padre dei due. Anche la madre era finita agli arresti domiciliari.
Fino a ieri Rondinelli non aveva mai ammesso la sua colpevolezza. Poi, appunto nella giornata di ieri, è arrivata la confessione.
Massimo Rondinelli ha ammesso di aver sparato all’ex cognato e di averlo ucciso a colpi di fucile. Avrebbe, secondo quanto emerso nelle scorse ore, ammesso anche che con lui c’erano altre due persone, senza però fare i nomi del fratello e del padre.