Morte Philippe Daverio: la lettera di Vittorio Sgarbi

"Eravamo come fratelli in un mondo di lupi": queste le parole di Vittorio Sgarbi rivolte al suo amico e collega Philippe Daverio, morto all'età di 71 anni

Ormai circolata ovunque la notizia della dipartita del critico e storico d’arte, Philippe Daverio. Famoso anche per aver condotto per ben dieci anni il programma in onda su Rai 3, ‘Passepartout’, è stato ricordato in numerosissimi messaggi arrivati da colleghi e amici, sconvolti per la sua morte, avvenuta nella giornata di ieri, mercoledì 2 settembre.

Philippe Daverio

Intelligenza smisurata, immenso gusto per ogni tipo di arte, simpatia e irriverenza, queste le caratteristiche che, chiunque abbia mai conosciuto Daverio, avrà sicuramente apprezzato.

La sua morte, arrivata dopo una lunga battaglia con un tumore, ha sconvolto in molti. Tra i tanti messaggi e post rivolti a lui in queste ore, uno su tutti si è messo in risalto, quello del suo collega e amico di lunga data, Vittorio Sgarbi.

Vittorio, anche lui noto volto della Tv, oltre che grandissimo critico d’arte, ha voluto salutare e ringraziare Philippe attraverso una lunga lettera pubblicata sui suoi profili social. Ecco le sue parole per rendere onore alla loro amicizia che durava da oltre 40 anni:

Philippe Daverio

Ci siamo visti per tutta una vita! Tutto il mondo della critica dell’arte ci guardava con invidia e antagonismo. Invidia per la nostra popolarità televisiva e per il nostro temperamento.

Io sono molto rissoso ma in fondo mi diverto. La componente giocosa e ludica, l’essere come in un teatro, caratterizzava i nostri incontri. C’era questo elemento di gioco. Ogni volta era come ritrovarsi tra fratelli in un mondo di lupi.

Vita e carriera di Philippe Daverio

Philippe Daverio

Philippe Daverio è nato a Mulhouse, in Francia, il 17 ottobre 1949 ed è purtroppo morto a Milano, il 2 settembre 2020. È stato uno storico dell’arte, un politico e un personaggio televisivo italiano, pur avendo cittadinanza francese.

Nel 1975 ha aperto la sua prima galleria d’arte, a Milano. Galleria che portava il suo stesso nome.

Dal 1993 al 1997 si è affacciato anche alla vita politica, prendendo parte alla giunta del comune di Milano. In quegli anni ricoprì il ruolo di assessore con deleghe alla Cultura, al tempo libero, all’educazione e alle relazioni internazionali.

Oltre ad una lunghissima carriera televisiva, ha anche collaborato con diversi illustri riviste e quotidiani. Tra le quali menzioniamo Panorama, Avvenire, Il Sole 24 ore e Vogue.

Scrittore di diversi libri a tema artistico, Daverio, nel 2008 ha anche fatto il suo esordio come attore teatrale, nell’opera “La vedova allegra” diretta dal regista Franz Lehár.