Nessuna traccia di droga o alcool nel sangue di Maradona: ma dai risultati emerge un altro dettaglio

I medici legali hanno evidenziato che Maradona è morto per un edema polmonare acuta

Dopo la morte di Diego Armando Maradona non si è affatto smesso di parlare di lui, anzi. Diatribe legali legate all’eredità, alle responsabilità dei medici e alle cause della morte l’hanno fatta da padrone ed hanno fatto in modo che El Diez non riposasse da subito in pace. A fare un po’ di chiarezza, almeno riguardo alle cause del decesso, sono arrivati i primi responsi dell’autopsia svolta sul corpo di Diego.

L'autopsia di Diego Armando Maradona

Il prossimo venerdì, precisamente nel giorno di Natale, sarà un mese esatto che il giocatore più forte della storia del calcio ha lasciato questa terra. El Pibe de Oro aveva 60 anni e già da molto soffriva di diverse e più o meno gravi malattie e patologie.

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Subito dopo il decesso si è diffusa la notizia che fosse morto per un arresto cardio-respiratorio, ma i dubbi su come fosse stato curato nelle settimane precedenti si sono comunque sollevati. Il quotidiano argentino Olè ha diffuso quelli che sono alcuni dei risultati dell’esame autoptico svolto su Diego.

I risultati dell’autopsia su Maradona

L'autopsia di Diego Armando Maradona

L’esame svolto dai medici legali sul corpo senza vita di Diego Armando Maradona, ha evidenziato che l’ex campione di Napoli e Argentina è morto per edema polmonare acuto, associato alla riacutizzazione di un’insufficienza cardiaca cronica.

Il suo cuore pesava ben 503 grammi, il doppio di un normale individuo della sua corporatura. Inoltre, anche il fegato e i polmoni erano fortemente compromessi. Oltre a qualche traccia di cirrosi, dentro i suoli polmoni, i dottori hanno riscontrato la rottura di sette alveoli ed un edema intralveolare. Quello che hanno assicurato i dottori, è che Diego non è morto improvvisamente, ma dopo un’agonia di circa 8 ore.

L'autopsia di Diego Armando Maradona

Un altro dei dubbi che circondavano la sua morte, era legato all’eventualità che lui avesse assunto alcool o sostanze stupefacenti nelle ore e nei giorni precedenti alla morte. Tutte indiscrezioni smentite dai medici legali. Trovate solo alcune tracce di psicofarmaci.

L’assenza, altresì, di tracce nel sangue di medicinali che sarebbero stati necessari per curare le malattie cardiache di cui soffriva, non fa altro che acutizzare i dubbi legati ai medici e al loro operato negli ultimi mesi di vita di Maradona.