Nicoletta Paladini, operaia morta nel piacentino, lascia due figli
Nicoletta Paladini lascia il marito, i due figli maggiorenni, due fratelli e l'anziana madre di cui si prendeva cura amorevolmente
Nicoletta Paladini è soltanto l’ultima delle tantissime persone che in Italia hanno perso la vita mentre svolgevano il loro regolare turno di lavoro. LA tragedia si è verificato nella notte tra il 6 e il 7 novembre, nella vetreria di Borgonovo, in provincia di Piacenza. La donna, 50enne, ha lasciato due figli, il marito, due fratelli e l’anziana madre di cui si prendeva cura.
Quella delle morti sul posto di lavoro, in Italia, è una piaga che non parrebbe volersi chiudere. Da inizio anno sono oltre 800 le persone che hanno perso la vita mentre svolgevano il loro turno in fabbrica, cantiere o altro.
Le ultime due sono arrivate proprio in questi giorni. Mostapha El Miski, uomo marocchino di 41 anni e assunto, tramite agenzia interinale. in una fabbrica di tubi di acciaio vicino a Torino, è rimasto schiacciato da alcuni tubi che sono caduti da un macchinario che li stava trasportando.
Nicoletta Paladini invece ha perso la vita a Borgonovo, vicino a Piacenza, nella vetreria della città in cui lavorava dal lontano 1996.
Era una degli operai più esperti e specializzati dell’intera azienda e la sera dello scorso 6 novembre aveva iniziato il suo turno notturno intorno alle 22:00.
Mentre svolgeva una delle sue solite mansioni, è rimasta impigliata tra un nastro trasportatore mobile ed un macchinario porta bancali. Questi l’hanno trascinata all’interno dei loro ingranaggi e l’hanno schiacciata, spezzandole la vita praticamente sul colpo.
La Procura ha ovviamente aperto un’indagine sull’accaduto e ora cercherà di fare chiarezza su quanto successo. Si cercherà di capire se si sia trattato di un errore umano o se in qualche modo ci siano responsabilità.
Chi era Nicoletta Paladini
La scomparsa di Nicoletta ha scosso tutti. Sia i tanti colleghi che con lei passavano molte ore al giorno e che la apprezzavano tantissimo, sia ovviamente i suoi familiari.
La donna era sposata e suo marito era un artigiano. Aveva due figli, entrambi maggiorenni, e due fratelli. Inoltre viveva anche insieme alla sua anziana madre, che accudiva amorevolmente.
I sindacati hanno tristemente colto l’occasione per ricordare che quanto accade sui posti di lavoro di tutta Italia, non può essere accettabile. Le critiche sulla sicurezza non si placano.