Nonna costretta a rimuovere le foto dei suoi nipoti dai social network

Figlia denuncia una nonna, perché si rifiuta a rimuovere dai social network, le foto dei suoi nipoti: costretta a farlo dai giudici

La vicenda arriva dall’Olanda, dove una nonna è stata costretta a rimuovere le foto dei suoi nipoti, pubblicate sui suoi profili dei social network. Secondo le notizie riportate, la donna litigava sempre con sua figlia, che non voleva che le immagini dei suoi bambini, si trovassero sotto gli occhi di tutti.

Alla fine, visto il suo continuo rifiutarsi, la mamma ha deciso di denunciarla e secondo quanto stabilito dalla corte europea, sui dati personali, la nonna è stata costretta a rimuovere le foto dei suoi nipoti sui social e se non lo farà, dovrà pagare, ogni giorno, 50 euro.

Giudici costringono nonna a rimuovere le foto dei nipoti

Sulla vicenda è intervenuto un professore dell’Università di Milano, che ha spiegato che solitamente tutte le nonne possono avere le foto dei propri nipoti, all’interno di un album o sui propri dispositivi, ma per quanto riguarda il mondo virtuale, le regole cambiano.

Giudici costringono nonna a rimuovere le foto dei nipoti

Addirittura due genitori possono scontrarsi per quanto riguarda le foto dei propri figli sulla rete. Si tratta di minori e il mondo del web, è pieno di pericoli, tra i quali anche la pedofilia.

Giudici costringono nonna a rimuovere le foto dei nipoti

Una volta che una foto viene condivisa su un social network, può essere scaricata da chiunque. L’immagine di un bambino viene considerata come un dato personale. Il regolamento prevede che per pubblicare la foto di un bambino o di una bambina sui social, anche da parte di un fotografo, di una campagna pubblicitaria, di un’azienda di abbigliamento, serve il consenso dei genitori.

Giudici costringono nonna a rimuovere le foto dei nipoti

In molti hanno definito quanto deciso dai giudici dell’Olanda, esagerato, poiché si tratta di una nonna e delle foto dei  suoi nipoti, mentre altri si sono dichiarati d’accordo con la mamma, che ha tutto il diritto di proteggere i suoi bambini dai pericoli del mondo virtuale.