Noto Dj in grave pericolo di vita: è stato accoltellato dal padre. Le sue condizioni

Affermato deejay e produttore è stato accoltellato dal padre dopo un banale litigio

Il celebre dj e produttore Joseph Capriati, 33 anni, è stato accoltellato dal padre ed è attualmente ricoverato presso l’ospedale di Caserta in fin di vita. Il genitore del musicista, un 61enne incensurato, è stato messo agli arresti per tentato omicidio e portato dalle Forze dell’Ordine in carcere. Ad intervenire la squadra Volante della Questura di Caserta, diretta da Luigi Ricciardi.

Joseph Capriati: delicato intervento chirurgico

Selfie Capriati Joseph

Alberto d’Agostino, direttore del reparto di Chirurgia dei Grossi Traumi dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, ha eseguito su Joseph Capriati un delicato intervento chirurgico pneumotoracico. La prognosi resta tuttora riservata e il trentatreenne è ancora in pericolo di vita.

Prognosi riservata

Joseph Capriati che sorride

Il professore ha spiegato che il giovane è arrivato con una ferita potenzialmente mortale al torace, davvero profonda, che ha coinvolto i polmoni. È stato sottoposto ad un’operazione di trasfusione.

Al momento i parametri sono stabili e ciò induce a pensare positivo, ciononostante la prognosi resta riservata per almeno 48 ore e il ragazzo è ancora in pericolo di vita. Le prossime ore saranno pertanto decisive per stabilire se l’artista riuscirà a sopravvivere o meno. I numerosi fan incrociano le dita e attraverso i social si sono uniti.

Usato un coltello da cucina

Dj con mamma e papà

Stando ad una ricostruzione iniziale dei fatti, ieri sera tra il figlio e il padre sarebbe scoppiato un litigio per motivi futili, poi degenerata. Lo scontro avrebbe riguardato il deejay e altri componenti della famiglia. A quel punto il padre, 61 anni, avrebbe afferrato un coltello da cucina, colpendo il figlio al torace. Gli agenti intervenuti sul posto hanno sequestrato l’arma.

Joseph Capriati era tornato in Caserta per l’emergenza

Suona Joseph Capriati

Joseph Capriati, che lavora e vive in Spagna, era tornato a Caserta dai genitori per l’emergenza epidemiologica scoppiata e il successivo lockdown. In questo preciso momento, a causa della profondità della lesione, è ricoverato in pericolo di vita al Sant’Anna e San Sebastiano.