Omicidio del piccolo Leonardo Russo, il bimbo ucciso di botte: la condanna richiesta per sua madre

Leonardo Russo, il bimbo di 19 mesi ucciso a Novara: la condanna richiesta per Nicolas Musi e la madre Gaia

Sono passati quasi due anni, dalla morte del piccolo Leonardo Russo. Il bambino ha perso la vita, a soli 19 mesi, per mano dell’ex compagno di sua madre, Nicolas Musi. Nel corso delle indagini, sono emersi dettagli da brividi. Adesso, il pm Silvia Baglivio ha richiesto ai giudici l’ergastolo per l’assassino, ma anche per la madre del bambino: Gaia Russo.

Omicidio del piccolo Leonardo Russo
Credit: Facebook

Nicolas Musi è accusato di aver ucciso di botte il piccolo Leonardo e sua madre di essere rimasta a guardare e non aver impedito al suo compagno, di portare via la vita al suo bambino. L’autopsia sul corpicino del piccolo, ha rivelato che non era la prima volta che subiva maltrattamenti. Più volte Musi lo aveva picchiato e mamma Gaia glielo aveva lasciato fare.

Dopo la morte di Leonardo, Gaia è uscita in strada per chiedere aiuto, attirando l’attenzione dei vicini. A seguito dell’intervento delle autorità, la ragazza ha continuato a proteggere il suo compagno, affermando che suo figlio era caduto dal letto.

Omicidio del piccolo Leonardo Russo
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Una verità che è stata subito smentita dai medici. Leonardo Russo era morto a causa di un’emorragia al fegato, conseguenza di un forte colpo all’addome. Soltanto dopo l’arresto, Gaia ha confessato ciò che era realmente accaduto ed ha putato il dito contro Nicolas Musi.

Dopo due anni di indagini e di sentenze, Nicola Musi è accusato di omicidio volontario. Il ragazzo ha anche confessato davanti al giudice, che aveva picchiato già altre volte il figlio della sua compagna.

Omicidio del piccolo Leonardo Russo
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Per lui è stato richiesto l’ergastolo, ma il Pm vuole che la stessa condanna venga decisa anche per Gaia Russo. Leonardo è morto per mano di Nicola e per colpa di sua madre, che non lo ha protetto e non lo ha impedito. Non ha mai denunciato quell’uomo violento e non ha mai allarmato i soccorsi.