Omicidio di Sofia Castelli, i messaggi che l’ex fidanzato ha mandato ad un amico mentre era nell’armadio
Omicidio di Sofia Castelli, i messaggi che l'ex fidanzato ha mandato ad un amico, mentre era nascosto nell'armadio
I Carabinieri della stazione di Sesto San Giovanni e della Procura di Monza stanno cercando di ricostruire con esattezza ciò che è successo a Sofia Castelli, prima che il suo ex fidanzato mettesse fine alla sua vita. Gli agenti hanno trovato dei messaggi nel telefono del 23enne.
Le forze dell’ordine in queste ore sono ancora a lavoro per capire cosa è successo, anche dopo la confessione di Zakaria Atquaoui. Il ragazzo dopo l’interrogatorio con il Gip, si trova in arresto.
Ci sono ancora molti punti da chiarire su questo delitto, che ha dei lati oscuri. Sofia era uscita con delle amiche ed avevano passato la serata in alcuni locali di Milano.
L’ex fidanzato Zakaria Atquaoui in quelle ore si era introdotto in casa, con un mazzo di chiavi rubato il giorno prima. Gli agenti hanno scoperto che intorno all’1.51 ha mandato dei messaggi ad un suo amico.
Nei quali ha scritto: “Ti giuro che me la paga!” “Che vergogna!” Il 23enne ha parlato al suo amico che secondo lui la 20enne aveva un’altra relazione. Infatti nell’ultimo messaggio ha scritto: “Mi vergogno di essere stato con una così!”
Il delitto di Sofia Castelli e la confessione dell’ex fidanzato
Zakaria Atquaoui in queste settimane in cui la ragazza aveva deciso di interrompere la loro storia, non riusciva ad accettare la sua scelta. Dal racconto di un’amica infatti, è emerso che la perseguitava.
Le mandava molti messaggi, ha minacciato di togliersi la vita, si presentava anche nei locali che loro frequentavano. Non voleva proprio lasciarla andare ed il giorno prima, con una scusa, era andato in casa ed ha rubato le chiavi.
Nelle ore in cui Sofia si stava divertendo con le sue amiche, nella sua ultima serata di vita, lui era nascosto nell’armadio. Ha atteso che rientrassero in casa, le ha sentite parlare di un altro ragazzo e poi solo dopo che si sono addormentate, si è scagliato contro la ex.
Il 23enne ha detto di averla colpita 3 volte, una prima volta al collo e poi altri due fendenti. Visto come si sono svolti i fatti, il Gip oltre a disporre la sua permanenza in casa circondariale, ha anche deciso di contestargli l’aggravante della premeditazione.