Omicidio Giorgio Falcetto, arrivata la condanna per Benedetto Bifronte
Il gup ha deciso la condanna per Benedetto Bifronte, l'uomo che ha ucciso con un'accetta il medico Giorgio Falcetto
Arrivata la condanna per l’uomo che aggredì il medico Giorgio Falcetto, spezzando per sempre la sua vita con un’accetta, fuori dal Policlinico San Donato a Milano.
Benedetto Bifronte dovrà scontare 16 anni di reclusione. Il Gup, dopo il processo con rito abbreviato, ha contestato all’imputato il delitto volontario ma ha escluso la premeditazione e l’infermità mentale. Una consulenza disposta dalla Procura, ha definito il 62enne in grado di intendere e di volere, nonostante siano emersi alcuni problemi psichici.
Il delitto di Giorgio Falcetto e il movente
Il 13 dicembre dello scorso anno, Bifronte si era recato al pronto soccorso dell’ospedale San Donato dopo aver accusato alcuni dolori al petto. Alla vista della lunga fila per farsi visitare, aveva però deciso di lasciar perdere.
Uscito fuori al parcheggio e dopo aver visto Giorgio Falcetto, l’uomo ha preso un’accetta che aveva nell’auto e si è brutalmente accanito sul medico, fino a ridurlo in fin di vita.
Dopo l’arresto, aveva spiegato agli inquirenti di averlo riconosciuto, due anni prima lo aveva visitato e gli aveva fatto due flebo. Flebo, che a suo dire, gli avevano causato insopportabili problemi di salute, come nausea e mal di testa frequenti.
Vedevo il medico passare a piedi accanto al mio veicolo, a quel punto mi rivolgevo a lui dicendogli che stavo male. Lui rispondeva con un insulto. Facevo retromarcia per andarmene ma toccavo un auto dietro la mia. Il medico mi diceva che quella vettura era la sua. Io ero tranquillo, ma lui era agitato. Viste le parole che mi diceva, ho pensato a tutto quello che mi aveva fatto e ho perso la testa.
Dopo il delitto, Bifronte ha gettato l’accetta in un tombino ed è fuggito via, ma poco dopo è stato rintracciato dalle forze dell’ordine. Diversi testimoni della scena, hanno raccontato quanto accaduto. L’uomo è stato condannato a 16 anni di reclusione dal Gup.