Omicidio Lucrezia Di Prima: eseguita l’autopsia
Eseguito l'esame autoptico sul corpo senza vita di Lucrezia Di Prima: gli inquirenti credono che dietro il movente ci siano ragioni economiche
È stata eseguita ieri, martedì 20 ottobre, l’autopsia sul corpo senza vita di Lucrezia Di Prima, la donna di 37 anni uccisa dal fratello 22enne. Rinvenute sul cadavere diverse coltellate alla gola, alla spalla e in altre parti del corpo.
La famiglia della donna aveva denunciato la sua scomparsa e allarmato gli inquirenti. Durante le ricerche, il fratello Giovanni si è recato davanti alle forze dell’ordine ed ha confessato l’omicidio. Ha poi indicato il luogo dove aveva occultato il cadavere.
L’omicidio è avvenuto nella villetta di famiglia, mentre i genitori erano usciti per una gita. Dopo aver ucciso Lucrezia, Giovanni ha cercato di pulire il coltello da caccia e lo ha nascosto in un garage. Poi ha avvolto il corpo senza vita in dei sacchi neri e con la sua macchina, lo ha portato nelle campagne di Nicolosi.
Il movente del’omicidio di Lucrezia Di Prima
Inizialmente il ragazzo non ha saputo dare una spiegazione al suo brutale gesto, ma si è semplicemente limitato a descrivere la sorella 37enne come un peso per la famiglia e come una persona con problemi mentali. Ma chi conosceva bene Lucrezia, sapeva che era una donna solare e piena di vita, che si divideva tra la casa e la chiesa e che presto si sarebbe sposata con l’uomo che amava.
Dopo l’interrogatorio, gli inquirenti credono che il movente dell’omicidio sia legato a motivi economici. Sembrerebbe che i genitori aiutassero Lucrezia Di Prima con le spese, molto più di quanto facessero con il 22enne. Denaro di cui la donna aveva bisogno per progettare il suo matrimonio. Diverse fonti affermano che negli ultimi tempi Giovanni si era chiuso in se stesso e che trascorreva la maggior parte del tempo in casa davanti ai videogiochi. Tempo che probabilmente ha usato per accumulare rabbia repressa nei confronti della sorella maggiore.
Gli agenti hanno anche trovato il coltello da caccia nel garage. I residui di sangue sulla lama appartengono alla vittima.
Il legale di Giovanni Di Prima ha già richiesto una perizia psichiatrica sul suo assistito, al fine di valutare il suo stato mentale.