Omicidio suicidio di Avellino, i primi risultati dell’autopsia sul corpo di Alessandra Mazza

Arrivati i primi risultati dell'autopsia eseguita sul corpo di Alessandra Mazza, oggi verrà eseguita sul corpo del padre Costantino

La comunità di Avellino è ancora sconvolta per il delitto di Alessandra Mazza, che si è concluso poi con il gesto estremo del padre Costantino. L’uomo ancora sconvolto dalle sofferenze che la figlia stava vivendo, a causa della patologia di cui soffriva ormai da anni.

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L’uomo di 63 anni e che lavorava come idraulico, vista la sua professione era molto conosciuto. In tanti dicono infatti, che era dedito alla sua famiglia, ma che le condizioni della figlia, li avevano portati ad avere un rapporto molto teso.

Alessandra viveva appunto nella casa con i genitori, che si trova nella frazione di Bosco dei Preti, a pochi km dal centro di Avellino. Da quello che scrive il quotidiano La Repubblica, la ragazza da anni ormai soffriva di depressione e con il padre aveva un rapporto conflittuale.

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Infatti è probabile che il delitto, si è consumato al culmine di un’ennesima lite. La madre Maria, avrebbe trovato i corpi a terra, sul portico della loro abitazione e quando i sanitari sono intervenuti, per loro non c’era ormai più nulla da fare.

I primi risultati dell’autopsia sul corpo di Alessandra Mazza

CREDIT: ANGELO GIORDANO

Il dramma di questa famiglia è avvenuto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 14 febbraio. Costantino Mazza forse al culmine del litigio con la figlia di 35enne, avrebbe preso l’arma, detenuta legalmente e l’avrebbe usata prima contro la ragazza, alcuni quotidiani scrivono che l’avrebbe colpita alle spalle.

Da quello che scrive il quotidiano Avellino Today, l’uomo ha convinto la figlia ad uscire per un caffè, subito dopo mangiato. Una volta arrivati sul portico, l’avrebbe abbracciata e poco dopo, quando era ormai di spalle, l’ha colpita. L’esame svolto dal medico legale Carmen Sementa, ha confermato appunto il colpo sulla base del cranio.

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Tuttavia, per i risultati completi bisognerà attendere ancora 60 giorni. Oggi è il turno del papà Costantino. Il pm che si sta occupando del caso, ha scelto di far eseguire questi esami, non sono per stabilire la causa del decesso, ma anche per capire l’esatta dinamica dell’accaduto.