Padova: parrucchiere di 50 anni si toglie la vita nel salone in cui lavorava

Tragedia avvenuta in centro a Padova, parrucchiere si toglie la vita nel retro del negozio in cui lavorava: pare che soffrisse di una grave forma di depressione

La tragedia accaduta a Padova l’altro ieri, martedì 11 agosto, ha visto un parrucchiere di 50 anni togliersi la vita. Si era recato come ogni giorno a lavoro nel salone in cui era dipendente. Subito dopo l’apertura, qualcosa pare che lo abbia spinto a recarsi sul retro e ad impiccarsi. Verrà aperta un’indagine.

Parrucchiere

Toccava a lui il turno di apertura nel salone “Beauty & Fashion” in via San Martino e Solferino in centro a Padova. Era lì che lavorava, infatti, l’uomo che martedì scorso si è tolto la vita. Dopo esser arrivato sul posto di lavoro avrebbe dovuto preparare le attrezzature per i primi clienti ed aprire a loro le porte del negozio.

Qualcosa, però, è andato storto. l’uomo si è recato nel retro del negozio ed ha compiuto l’estremo gesto, impiccandosi. All’arrivo nel salone di bellezza, i colleghi non hanno potuto far altro che trovarsi davanti la terribile scena e provvedere subito a contattare le forze dell’ordine. Per l’uomo non c’era più nulla da fare, era già deceduto.

Parrucchiere

Gli organi competenti, guidati dalla polizia scientifica, arrivati sul posto, hanno provveduto a fare tutti i rilievi del caso e, solo dopo, a portare il cadavere in obitorio.

Successivamente, sono arrivati anche i proprietari dell’attività, che non hanno lasciato alcuna dichiarazione.

L’ipotesi di una forte depressione del parrucchiere

Parrucchiere

Le indagini degli organi competenti si concentreranno ora sul motivo che ha spinto il 50enne a togliersi la vita. L’ipotesi più accreditata lascia pochi dubbi sul fatto che l’uomo, colto da una grave forma di depressione, abbia deciso di compiere il gesto.

Rimane da capire se, in qualche modo, il suo lavoro c’entri qualcosa sulla scelta dell’uomo di suicidarsi proprio sul luogo.

La cosa certa è che l’uomo nascondeva benissimo ogni sua forma di disagio interiore. Nessuna parola lasciata scritta, nessun indizio lasciato trapelare alla sua famiglia o ai suoi colleghi.

Pensare che, soltanto il giorno prima, aveva trascorso una giornata di relax al mare insieme alla sua compagna e ai suoi figli. Lui stesso aveva pubblicato sul suo profilo Facebook degli scatti che lo ritraevano felice e spensierato in spiaggia.

Seguiranno aggiornamenti su questa tragica vicenda.