Piacenza, febbre alta e difficoltà respiratorie, bimbo di 10 mesi muore in ospedale: il dolore del papà
Febbre alta e difficoltà respiratorie, bimbo di 10 mesi muore in ospedale: il racconto del padre su cosa hanno vissuto
Un grave lutto è quello che ha colpito la città di Piacenza la scorsa notte. Purtroppo un bimbo di appena 10 mesi ha perso la vita poco dopo il ricovero in ospedale, manifestava sintomi come febbre alta e delle difficoltà respiratorie.
Il padre sconvolto ed addolorato per questa perdita, proprio come la sua famiglia, intervistato da un quotidiano locale, ha deciso quindi di raccontare cosa è successo quella notte.
Stando alle informazioni rese note da alcuni media locali, i fatti sono avvenuti la notte di Natale, in un giorno che doveva essere di festa. Precisamente all’ospedale Guglielmo da Saliceto, che si trova nella città di Piacenza.
Il piccolo da giorni mostrava sintomi come spossatezza e respiro affannoso. I genitori hanno subito contattato la pediatra, che gli ha subito consigliato di portarlo in pronto soccorso.
Una volta qui però, le condizioni del bambino sono peggiorate di nuovo. Ha avuto febbre alta ed anche difficoltà respiratorie. Purtroppo poco dopo il ricovero, ha esalato il suo ultimo respiro e non hanno avuto altra scelta che constatare il suo decesso.
Il padre intervistato dal quotidiano locale, Il Piacenza, ha deciso di raccontare il dramma che sta vivendo con gli altri due figli poco più grandi ed anche con la moglie. L’ipotesi è che è deceduto per una polmonite, ma hanno deciso comunque di disporre l’autopsia sul corpo.
Bimbo di 10 mesi deceduto: il racconto del padre
Abbiamo la certezza che il nostro bambino è già in Cielo, fra le braccia della Madonna e questo ci dà forza, coraggio e speranza. Hanno disposto l’autopsia per chiarire le cause del suo decesso.
Mostrava segni di grande spossatezza, respiro affannoso, ma senza febbre. Per questo abbiamo contattato la pediatra che ci ha consigliato di portarlo in ospedale.
Siamo una famiglia dai forti valori cristiani, crediamo nella vita eterna e stiamo cercando di appoggiarci alla chiesa, a Dio, nella preghiera e con il sostegno dei familiari e degli amici.