Piera Maggio e gli appelli per la piccola Kata: nessuno meglio di lei può comprendere l’immenso dolore
Chi può comprendere il dolore della famiglia della piccola Kata meglio di Piera Maggio? La bambina di 5 anni è scomparsa dal 10 giugno
Nessuno più di lei può comprendere il dolore della famiglia della piccola Kata, la bimba scomparsa a Firenze dallo scorso sabato. Piera Maggio sa bene cosa vuol dire quando la persona più importante della propria vita viene portata via senza un perché, senza una spiegazione.
Piera Maggio in queste ore ha pubblicato, attraverso la sua associazione e i canali social, diversi appelli per la bambina scomparsa. Appelli accompagnati dalla descrizione della minore e dalle sue foto. Ha chiesto alle tantissime persone che da anni la seguono e la sostengono, di tenere gli occhi aperti e di contattare il 112 o le autorità competenti.
Attenzione, è scomparsa a Firenze una bambina di 5 anni nella zona Novoli-Cascine, Via Maragliano 100. Dal 10 giugno dalle ore 13:00 non si hanno più notizie. Il suo nome è Cataleya Alazarez, ma la chiamano tutti Kata, la piccola è di origine peruviana. Al momento della scomparsa indossava una maglia bianca e pantaloni lunghi rosa. Stava giocando con dei coetanei nel cortile dello stabile occupato dalle famiglie, l’ex hotel Astor, dove abita con la madre, che però al momento della scomparsa era assente perché a lavoro. Cortesemente, chiunque avesse informazioni utili, serie e comprovate, è pregato di mettersi in contatto con le autorità competenti.
Nessuno può comprendere il dolore della madre della piccola Kata meglio di Piera Maggio, che da 19 lunghi anni cerca la sua Denise. Anche Denise è scomparsa fuori la sua casa e da quel giorno la sua mamma non ha mai perso la speranza di riabbracciarla.
La bambina di 5 anni è scomparsa a Firenze dal 10 giugno e la sua mamma ha dei forti sospetti su chi potrebbe essere stato. Ha già riferito tutto alle autorità, tuttavia non ci sono ancora notizie positive. Le ricerche continuano senza sosta.
Il papà di Kata si trova in prigione e, dopo la notizia del rapimento, ha cercato di togliersi la vita per due volte. Al momento, per paura che possa riprovarci, è costantemente piantonato dalle forze dell’ordine.
Anche la sua mamma, nella giornata di ieri, ha cercato di togliersi la vita ingerendo della candeggina. Fortunatamente non è riuscita nell’intento e ora si trova sotto controllo medico.