Pisa, a 3 giorni dall’accaduto, Barbara Capovani è morta

Dopo 3 giorni di agonia, Barbara Capovani ha perso la vita: è cambiato il reato contestato al suo aggressore ed ex paziente

Non ce l’ha fatta purtroppo Barbara Capovani, la psichiatra che nella giornata di venerdì ha ricevuto un attacco da un suo ex paziente. L’uomo da quel momento si trova in stato di fermo e visto il decesso della donna, per lui è cambiata anche l’ipotesi di reato.

barbara morta

Sono giorni di grande strazio e tristezza quelli che purtroppo stanno vivendo i familiari di questa dottoressa. Nessuno di loro si sarebbe mai aspettato di vivere una perdita del genere.

Si è conclusa alle 23.40 la procedura di accertamento del decesso cerebrale con criteri neurologici. Come già preannunciato nel precedente bollettino medico, si procederà alla donazione degli organi così come dalla volontà espressa in vita dalla Dottoressa Padovani, condivisa dai familiari e approvata dal magistrato.

Con questo comunicato l’Azienda ospedaliera Usl di Pisa, ha annunciato la prematura scomparsa della donna.

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In tanti in questi giorni di ricovero, hanno sperato in qualcosa di diverso. Però alla fine a causa della gravità delle sue condizioni, non hanno potuto far altro che constatare il suo straziante decesso.

L’arresto dell’uomo che ha colpito Barbara Capovani

I fatti sono avvenuti lo scorso venerdì 20 aprile. Precisamente fuori al parcheggio dell’ospedale Santa Chiara, che si trova nella città di Pisa.

La dottoressa lavorava proprio in quel nosocomio e dopo esser uscita dalla struttura, ha incontrato Gianluca Paul Seung. Quest’ultimo anche il giorno precedente si era recato nello studio della dottoressa, per chiedere di incontrarla, ma era già andata via. Lo aveva tenuto in cura lo scorso anno.

Una volta che l’ha trovata nel parcheggio dell’ospedale, l’ha aggredita. Purtroppo l’ha colpita diverse volte con un oggetto mai ritrovato e le condizioni di Barbara Capovani, sono apparse disperate sin da subito.

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Gli agenti sono riusciti a rintracciare l’uomo nella sua abitazione a Torre del Lago. Prima di riuscire a fermarlo, ha opposto resistenza alle forze dell’ordine. Visto il decesso della donna, il reato a lui contestato è cambiato: da tentato delitto premeditato, è passato a delitto premeditato.