Priolo Gargallo, cane trascinato con una catena legata ad un’automobile: trovato il colpevole
E' stato trovato il colpevole del cane trascinato a Priolo Gargallo: l'animale è stato legato con una catena ad un'automobile
La vicenda è accaduta a Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa. Un cane è stato legato con una catena ad un’automobile e trascinato sull’asfalto. A diffondere quanto accaduto, è stata l’OPIA di Siracusa, che sul proprio profilo ufficiale Facebook, ha scritto:
“Siamo schifati, siamo arrabbiati, siamo sconvolti. Non può, non può, non deve arrivare a tanto la cattiveria. Oggi i volontari Oipa sono stati chiamati da un concittadino che ha assistito ad una scena straziante, una dacia duster bianca che ha trascinato per chilometri un cane legato con una catena. Il cane era ormai inerme, il cittadino suonava, inseguiva l’auto, gli intimava di fermarsi che stava ammazzando il cane, ma il delinquente accelerava e proseguiva per altri 500 metri, quando si fermava e minaccioso staccava la catena dalla sua auto, avvolgeva il cane esanime in dei cenci e lo gettava in campagna, dandosi alla fuga.
… il cittadino corre dei Vigili di Priolo, che lo invitano ad andare dai carabinieri. Nel frattempo il Signore chiama i volontari Oipa e racconta l’accaduto, questi corrono sul posto e trovano una scena straziante…
… lo caricano in macchina e lo portano presso lo studio del dottore Zappulla che afferma di non aver mai visto una situazione così. Zampe fratturate, mandibola fratturata, ossa abrase, è una scena raccapricciante, non si può, non si può accettare di veder soffrire così un essere senziente, non è giusto. Dopo due ore dall’inizio della sua tortura, questa povera anima martoriata, si è spenta fra atroci dolori…”
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco del posto, che sul proprio profilo Facebook ha scritto:
“Dura condanna per quanto accaduto oggi ad un povero cane, trascinato da un’auto, dopo essere stato legato ad una corda. Già è partita la denuncia ai Carabinieri per risalire al responsabile dell’ignobile gesto. Farò di tutto per garantire una pena esemplare…”
Alla fine, è stato fermato un uomo di 69 anni e denunciato come il responsabile della morte del cane. L’uomo è rimasto in silenzio, rifiutandosi di dare qualunque spiegazione.
Secondo le indagini, il cane non era suo, ma si trattava di un randagio, vittima della vera bestia: l’uomo.
Ci sono delle foto del colpevole che girano sui social network, ma non sono reali, poiché le autorità hanno protetto la privacy del sessantanovenne, non hanno scritto il suo nome e il suo cognome, ma soltanto le iniziali e non hanno diffuso alcuna immagine.
Per quanto riguarda il cane trascinato, le foto del povero animale senza vita erano troppo forti da riportare, ma sono in ogni parte del web e sulla pagina Oipa di Siracusa.