“Quando ho visto i carciofi sulla bara, mi è venuto da ridere”, il fratello di Michela Murgia svela il significato della scelta della scrittrice

Perché sulla bara di Michela Murgia c'erano dei carciofi? Lo ha raccontato il fratello, che non ha potuto fare a meno di sorridere

“Quando ho visto i carciofi al posto dei fiori sulla bara mi è venuto da ridere”, è così che il fratello di Michela Murgia ricorda il funerale. Cristiano ha raccontato della loro ultima telefonata e di un aneddoto della loro mamma che li ha fatti sentire vicini anche in quell’ultimo addio.

carciofi bara Michela Murgia

Cristiano è il fratello minore, nato 13 mesi dopo Michela Murgia. È arrivato dalla Sardegna per dare l’ultimo saluto alla sorella, purtroppo la loro mamma non era presente. La stessa donna, dopo la notizia della scomparsa della figlia, aveva rivelato che le sue gambe non le avrebbero permesso di partecipare al funerale.

Il funerale è stato una festa, del resto era da lei, aggiungere ricchezza. Mi hanno colpito l’amore che ho sentito, le parole straordinarie di Chiara Valerio, l’ironia di Lella Costa. E i carciofi, che per la mia famiglia hanno un significato particolare. Nostra madre, donna fortissima, faceva sempre una battuta: ‘Quando capiterà a me, non spendete i soldi in grandi cose, mi mettete dentro una cassettina di carciofi e io sono a posto. Così, quando ho visto quei carciofi mi è venuto un po’ da ridere.

carciofi bara Michela Murgia

L’ultima volta che Cristiano ha sentito la sorella Michela, è stato giovedì mattina, intorno alle 11:15. La scrittrice aveva la voce sofferente, ma era serena.

Questa cosa è stata molto importante quando poi sono andato da mia madre, ci ha dato la forza. Ancora una volta lei a noi, pure in un momento in cui era così debole.

carciofi bara Michela Murgia

Michela Murgia aveva scoperto di avere un tumore al rene al quarto stadio. Le metastasi avevano già colpito ossa e cervello e la chemioterapia non era più un’opzione. Così la scrittrice ha deciso di curarsi con l’immunoterapia a base di biofarmaci, con lo scopo di guadagnare più mesi possibili da trascorrere insieme alla sua queer family. Non ha voluto fare la guerra al suo corpo, come lei stessa aveva confidato. Ha continuato a lavorare, dettando l’ultimo capitolo del suo libro fino al giorno della sua scomparsa. Si è spenta circondata dall’amore e dall’affetto delle persone più importanti della sua vita.