Quarantena, cos’è e cosa rischia chi va in luoghi pubblici

Quarantena, Silvio Brusaferro, il presidente dell’Iss ha spiegato cosa rischia chi va in luoghi pubblici; ecco cos'è la quarantena e a cosa serve

Si parla molto nell’ultimo periodo di quarantena e in molti si sono chiesti cosa rischia chi va in luoghi pubblici, non rispettando le ordinanze. A chiarirlo è stato Silvio Brusaferro, il presidente dell’Iss, che ha usato parole forti per esprime un concetto che dovrebbe essere ben chiaro a tutti. Scopriremo poi insieme cos’è la quarantena, come funziona e a cosa serve.

Silvio Brusaferro, il presidente dell’Iss ha parlato della situazione attuale in una conferenza stampa e ha voluto chiarire cosa accadde a chi non rispetta la quarantena imposta uscendo e frequentando luoghi pubblici. Un giornalista gli aveva chiesto un commento in merito alle notizie di alcune persone scappate dalla quarantena o di violazioni delle misure disposte dalle autorità per contenere il contagio in Italia.

“Le persone che sono in quarantena non devono andare in luoghi pubblici. Non è una bravata, non è una ragazzata, stiamo studiando eventuali conseguenze per un atto di questo tipo. Io sono un medico, non un giurista, non spetta a me dire quali siano le misure giuste, basterebbe il buon senso. Ma non è possibile che non si rispettino le indicazioni”.

Il governo ha inasprito le misure e chi scappa dalla quarantena rischia, addirittura, l’arresto, nei casi più gravi e multe salate. Dopo il decreto del governo che “chiude” di fatto alcune provincie del nord, molti sono partiti verso le loro città d’origine, scatenando il panico al Sud dove si teme la comparsa di nuovi focolai. Ordinanze in 7 regioni, treni e bus in tilt… è questo il risultato della fuga di massa dalle provincie chiuse. Va detto, però, che in questo caso non si tratta di quarantena me di misure per ridurre il contagio.

La quarantena è stata imposta nelle zone dei focolai. Molte persone, però, non sanno molte cose sulla quarantena. Ecco perché cercheremo di fare luce su questo argomento in seguito.

Cos’è?

Per iniziare parleremo del significato della quarantena. L’origine della parola viene da quaranta, perché inizialmente la quarantena durava quaranta giorni. Intorno al 1350, le navi e le persone che volevano entrare nella laguna di Venezia dovevano stare in isolamento per 40 giorni per evitare di contagiare la popolazione con la peste nera.

Un sinonimo di quarantena è “contumacia”. La definizione esatta di quarantena, secondo l’enciclopedia Treccani è: “Periodo di isolamento (originariamente di 40 giorni) al quale vengono sottoposti persone, animali e cose ritenuti portatori di agenti infettivi. La sua durata differisce fra le varie malattie, in rapporto al relativo periodo d’incubazione”.

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Il termine quarantena in inglese, quarantine, è molto conosciuto, grazie a numerosi film che hanno affrontato l’argomento.

Quanto dura?

Dei 40 giorni del passato la quarantena ha mantenuto solo il nome. La durata varia in base alla minaccia. In questo caso la quarantena per il COVID-19 è di 14 giorni, perché secondo gli scienziati questo sarebbe il periodo tra il contagio e l’insorgere dei primi sintomi.

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L’OMS parla di un intervallo di incubazione del virus che va da 1 ai 12,5 giorni ma i dati vengono aggiornati continuamente.

Le sanzioni

Ecco cosa statuisce l’art. 3 del d.l. n. 6 del 23 febbraio 2020, al comma IV:

“Salvo che il fatto non costituisca più grave reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento di cui al presente decreto è punito ai sensi dell’articolo 650 del codice penale”.

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Ecco, dunque, cosa rischia chi va in luoghi pubblici dopo essere stato messo in quarantena, com’è accaduto recentemente on alcune persone:

  • l’arresto fino a tre mesi,
  • l’ammenda fino a 206,00 euro

Torneremo presto con aggiornamenti sull’argomento .