Regioni, cambiano i colori: cinque in zona arancione, resto d’Italia in zona gialla

L'Italia torna a dividersi in zone colorate. Ecco a partire da quando

In base ai dati epidemiologici, le Regioni italiane sono pronte a tornare in zona gialla, arancione o rossa. Dopo settimane di decisioni prese a livello nazionale, l’11 gennaio saranno distinte così come lo sono state fino alla Vigilia di Natale. Al momento, le novità saranno valide a partire da lunedì a venerdì 15 gennaio. L’esecutivo dovrebbe approvare un nuovo Dpcm per prolungare dal 16 gennaio a fine mese – quando scadrà lo stato di emergenza, anche se verrà probabilmente esteso – i provvedimenti restrittivi e l’impianto in zone colorate.

Regioni ripartite in colori

Zone in quarantena in Italia

Intanto, per settimana prossima, si torna alla ripartizione della penisola in zona gialla, arancione e rossa: in varie Regioni scatteranno nuovamente i vincoli che hanno caratterizzato la stagione autunnale, mentre in altre alcune attività – come ristoranti e bar – potranno riaprire e le limitazioni alla circolazione saranno ridotte.

Coprifuoco confermato

simbolo coprifuoco

Chiuse, senza distinzione, piscine, palestre e centri sportivi, nonché il comparto culturale: teatri, cinema e musei.

I principi generali rimangono immutati, così come il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 e il divieto dello spostamento tra Regioni, fatta eccezione per comprovate esigenze.

Zona arancione

regioni

In zona arancione finiscono Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Calabria e Sicilia. Da domenica 10 gennaio i residenti avranno modo di muoversi liberamente, purché entro il proprio Comune. I negozi apriranno, ma resteranno chiusi pub, ristoranti e bar, che potranno lavorare facendo consegne a domicilio ai clienti e servizio d’asporto. Per uscire dal Comune occorrerà l’autocertificazione con comprovate esigenze.

Regioni in zona gialla

Regioni rosse cosa cambia

Da lunedì 11 gennaio tutte le altre Regioni saranno in zona gialla: Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Val d’Aosta, Liguria, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Umbria, Campania, Basilicata, Molise, Puglia e Sardegna. La mobilità tornerà ad essere libera, ristoranti e bar potranno restare aperti e accogliere fino alle 18 i clienti, attivando successivamente consegne a domicilio e servizio d’asporto. Aperti i negozi, con riferimento non solo a quelli che commercializzano beni essenziali.