Rintracciate Annalisa Lucifero e la piccola Cora: si trovano in Costa Rica
La piccola Cora sta bene, lo hanno fatto sapere le autorità del Costa Rica. Annalisa Lucifero non ha intenzione di rientrare in Italia
Dopo 15 mesi, è stata rintracciata Annalisa Lucifero, la madre che è fuggita dall’Italia con la figlia Cora, sottraendola al suo papà e al resto della famiglia.
È accusata di sottrazione di minore, Annalisa Lucifero ha messo in atto un piano per scappare con la figlia di 10 anni e sfuggire così all’affido a favore dell’altro genitore, come era già accaduto con gli altri due figli maggiori, due maschi di 13 e 15 anni.
La vicenda è accaduta 15 mesi fa a Olgiate Molgora, in provincia di Lecco. Subito sono partite le ricerche da parte delle istituzioni italiane, che erano riuscite a rintracciare uno scalo in Spagna, ma in seguito si sono perse le tracce di mamma e figlia.
Ora, è arrivato un nuovo aggiornamento. Annalisa Lucifero e la bimba di 10 anni si trovano in Costa Rica. Le autorità del posto hanno permesso alla minore di parlare con la famiglia in Italia attraverso delle videochiamate e hanno fatto sapere che sta bene.
Stanno bene entrambe, Cora è apparsa serena.
Tuttavia, sembrerebbe che Annalisa Lucifero non abbia alcuna intenzione di rientrare in Italia, nonostante la richiesta della autorità. Per questo motivo, è stata avviata una rogatoria internazionale con una successiva probabile istanza di estradizione. Quest’ultima però potrebbe essere rifiutata dal Costa Rica, non essendoci accordi bilaterali con l’Italia.
La scomparsa di Annalisa Lucifero e la piccola Cora
Annalisa Lucifero aveva studiato un piano ben dettagliato. Aveva frequentato corsi per imparare lo spagnolo e acquistato due voli di andata e ritorno, solo per ottenere un visto temporaneo.
Da quel momento, ha fatto perdere ogni traccia della figlia Cora. Aveva paura che venisse affidata al suo papà, come era già successo con i fratelli maggiori. La famiglia non ha avuto nemmeno la possibilità di salutarla. Il papà, disperato, aveva lanciato un appello:
Torna a casa, i ragazzi sono preoccupati, non è questo il modo di risolvere i problemi. Cerchiamo un dialogo per il bene dei ragazzi e vediamo in tutti i modi di parlare. Ritorna.