Roma, bimbo di 5 anni morto dopo l’incidente: il ragazzo di 20 anni alla guida dell’auto indagato per omicidio stradale

Bimbo di 5 anni morto nel grave incidente stradale con la madre e la sorella: il ragazzo alla guida dell'auto indagato per omicidio stradale

Sono emersi nuovi dettagli sulla straziante vicenda del bimbo di 5 anni, che purtroppo è deceduto in seguito ad un grave sinistro mentre era in macchina con sua madre. Il ragazzo alla guida della macchina di grande cilindrata, risulta essere indagato per delitto stradale.

scoperta bimbo

Purtroppo, ad avere la peggio un piccolo che aveva solamente 5 anni. Era appena uscito da scuola e probabilmente con la madre e la sorellina, stava rientrando a casa.

Dalle prime informazioni emerse, i fatti sono avvenuti nella giornata di mercoledì 14 giugno, nel quartiere Casal Pallocco, che si trova nella città di Roma. Precisamente lungo via Archelao di Mileto, all’incrocio con la via di Macchia Saponara.

Manuel Proietti questo era il nome del bambino, era in macchina con la madre e la sorellina di 3 anni. La donna era alla guida della sua Smart e dopo averli ripresi da scuola, stava cercando di svoltare ad una strada laterale.

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Tuttavia, 5 ragazzi, famosi per essere un gruppo di youteber chiamati “The Borderline“, alla guida di una Lamborghini Urus, li ha travolti. L’impatto tra i due è apparso molto grave sin da subito.

Infatti, la macchina della giovane famiglia è stata sbalzata per una decina di metri, fino diventare un cumulo di lamiere. Il piccolo purtroppo è deceduto dopo il tempestivo trasporto all’ospedale Grassi, di Ostia.

Bimbo di 5 anni deceduto, la scoperta sull’automobilista

Alla guida della macchina di grande cilindrata c’era il 20enne Matteo Di Pietro. Quest’ultimo è anche il fondatore di quel gruppo e per gli inquirenti stavano filmando quei momenti, per una sfida social chiamata ‘vivere 50 ore dentro una Lamborghini.’

Il ragazzo che era alla guida dell’auto, dai controlli di routine a cui lo hanno sottoposto, è risultato positivo ai cannabinoidi.

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Proprio per questo motivo, gli inquirenti hanno deciso di iscriverlo sul registro degli indagati, per il reato di delitto stradale. Molto probabilmente anche gli altri ragazzi che erano in macchina con lui saranno iscritti sul registro degli indagati, poiché stavano girando dei video e perché lo incitavano.