Ruggero Deodato, stimato e controverso regista italiano, morto a 83 anni

Si è spento all'età di 83 anni Ruggero Deodato: il regista ha ispirato alcuni tra i più grandi del cinema horror contemporaneo

Si è diffusa nella giornata di ieri la notizia della scomparsa di Ruggero Deodato. Nato a Potenza nel 1939, ha dedicato la sua vita al cinema, sia come attore che come regista. Stimato e apprezzato in tutto il mondo, ha influenzato grandi del cinema contemporaneo come, uno su tutti, Quentin Tarantino. Il decesso è avvenuto ieri, giovedì 29 dicembre.

Morto Ruggero Deodato

Ad annunciare la scomparsa di Ruggero Deodato ci ha pensato l’amico e collega di una vita Sergio Martino, che in un toccante post su Facebook ha scritto:

Ho appena saputo che Ruggero Deodato ci ha lasciato. Con lui ho diviso una stagione bellissima di cinema. Abbiamo iniziato praticamente insieme un percorso parallelo che in questi anni di rivalutazione del nostro cinema ci ha ‘goliardicamente’ portato in giro per il mondo insieme. Ciao Ruggero.

Il regista aveva 83 anni e si è spento a Roma, per cause che al momento non sono state ancora rese note.

Vita e carriera di Ruggero Deodato

Morto Ruggero Deodato

Ruggero Deodato è nato a Potenza nel 1939 e in tenera età si è trasferito in Danimarca. Nel paese nordico studia pianoforte e diventa leader di un’orchestra. Successivamente la sua famiglia torna a Roma e lui proseguirà gli studi di musica, prima di capire che la sua strada era il cinema.

Inizia a fare l’attore in piccole parti di film, ma quando era ancora giovane decide di gettarsi a capofitto nella regia.

I suoi primi lavori, negli anni sessanta, erano perlopiù di genere comico e poliziesco. Solo successivamente si dedicherà al genere horror e in particolare al filone cannibalismo, del quale diverrà uno degli esponenti massimi mondiali.

Morto Ruggero Deodato

Alcuni suoi film, tra cui il più famoso Cannibal Holocaust, gli causarono anche problemi con la legge e censure. Nella pellicola, infatti, erano presenti scene di reali uccisioni di animali.

Come maestro ha avuto il grande Rossellini, mentre lui ha ispirato diversi registi diventati grandi nel mondo del cinema contemporaneo. Tra tutti Eli Roth, Oliver Stone e Quentin Tarantino.

Quest’ultimo, grandissimo appassionato dei film italiani in generale, compresi quelli di Deodato, lo volle fortemente come attore, per una piccola parte, nel film horror da lui prodotto nel 2007, Hostel: Parte seconda.