Ryan Grantham, il giovane attore che ha ucciso la madre, condannato all’ergastolo

La Corte suprema canadese, nonostante abbia notato segni di pentimento in Ryan Grantham, lo ha condannato alla pena dell'ergastolo

Una vicenda raccapricciante che ha scosso non solo il Canada, paese in cui è avvenuta, ma il mondo intero dello spettacolo e della recitazione. Il folle protagonista è Ryan Grantham, attore canadese di 24 anni, che nel marzo del 2020 ha tolto la vita di sua madre, per poi confessare tutto alla Polizia. La Corte suprema lo ha condannato all’ergastolo.

Ryan Grantham ergastolo

A riportare alcuni dei dettagli più macabri della vicenda è stato il quotidiano Daily Telegraph.

Il tutto si sarebbe verificato nel marzo del 2020. Grantham, giovane attore famoso soprattutto per aver recitato nella famosa serie tv targata Netflix e intitolata Riverdale, ha tolto la vita a sua madre, Barbara Waite, colpendola con un colpo di pistola alla testa mentre era intenta a suonare il pianoforte

Il quotidiano ha detto che successivamente all’estremo gesto, il giovane attore avrebbe registrato un video con la sua GoPro, nel quale confessava di averle sparato.

Dopo l’omicidio, Grantham sarebbe uscito a comprare birra e marijuana, per poi tornare a casa e guardare la tv mentre costruiva delle molotov da utilizzare nel prosieguo del suo malefico piano.

Dopo qualche ora – prosegue la ricostruzione – Ryan sarebbe andato a letto a dormire. L’indomani mattina, dopo aver coperto il corpo di sua mamma con un lenzuolo e appeso un rosario al pianoforte che lei stava suonando, sarebbe salito in auto per ultimare la “strage” che si era prefissato di compiere.

Ryan Grantham voleva assassinare il primo ministro

Ryan Grantham ergastolo

Dopo essere salito a bordo della sua auto, Ryan Grantham si è diretto verso Rideau Cottage, a Ottawa, la casa di Justin Trudeau, che sarebbe il premier canadese. Il suo intento era quello di assassinarlo con armi da fuoco e le molotov che aveva costruito, appunto.

Mentre guidava, però, un rimorso di coscienza lo ha pervaso ed ha cambiato direzione, spingendolo verso la stazione di Polizia di Vancouver, dove è arrivato e si è consegnato di sua spontanea volontà alle autorità.

Nel corso del processo, racconta ancora il giornale, il giovane attore avrebbe anche mostrato segni di pentimento. Avrebbe confessato di aver tolto la vita a sua madre, per evitarle il dolore della scoperta di avere un mostro come figlio.

Ryan Grantham ergastolo

Ciononostante, la Corte Suprema ha emesso sentenza condannandolo all’ergastolo.