Sabrina e Michael, i genitori che hanno abbandonato il neonato in ospedale: la verità dei ragazzi in un’intervista

La verità di Sabrina e Michael, i due genitori senzatetto che hanno scelto di lasciare il loro neonato in ospedale

Nella serata di ieri, martedì 10 gennaio, Sabrina e Michael i due genitori senzatetto che hanno deciso di abbandonare il loro neonato in ospedale, hanno raccontato la loro verità al programma Le Iene. Sono davvero molte le persone che si sono fatte avanti per aiutarli.

neonato sabrina
CREDIT: LE IENE

Tutto è iniziato a dicembre dello scorso anno. La donna ha detto di non essersi resa conto della gravidanza e quando lo ha capito, era ormai troppo tardi.

Uno degli inviati del programma che va in onda su Italia Uno, Le Iene, ha raccontato la loro verità. Spiegando anche i motivi che li hanno spinti a compiere un gesto simile. Nell’intervista hanno detto:

Io non avevo più il ciclo, io non mi sono accorta di niente. Poi ha iniziato a crescermi la pancia, sentivo muoversi qualcosa dentro. Mi sono spaventata.

neonato sabrina
CREDIT: LE IENE

Ho pensato: adesso è un casino. Altrimenti avrei abortito, non è possibile tenere un bambino così. Ho fatto il travaglio in tenda, al freddo. L’abbiamo dato via subito. Non riusciamo a vivere neanche noi. E poi io non mi sentivo neanche di fare la mamma, non era una cosa voluta.

Ma la gente ha sempre da ridire sulle scelte degli altri. Io sto male per questo. Mi insultano, mi dicono: fai schifo. A tenerlo sarei stata un’egoista ed un’incosciente.

La storia di Sabrina e Michael

Il tutto è iniziato lo scorso 2 dicembre, quando la donna ha avuto il parto prematuro. Ha dato alla luce il suo bimbo all’ospedale e sin da subito ha scelto di non tenerlo. Ai medici ha detto che per lui era impossibile sopravvivere in strada con loro.

Dal loro racconto, avevano un lavoro ed una vita in Germania. Tuttavia a causa dell’emergenza sanitaria, hanno perso tutto. I due hanno concluso la loro intervista, dicendo:

neonato sabrina

Con la pandemia abbiamo perso tutto. Abbiamo nascosto tutti ai nostri genitori, dicevamo che ce la stavamo cavando. Non volevamo ammettere di aver sbagliato, volevamo risolvere da soli. Adesso stanno arrivando i nuovi documenti!