Saman Abbas: un cugino racconta al compagno di cella cosa è davvero successo alla 18enne pakistana

È finito agli atti del processo il racconto di uno dei cugini di Saman Abbas al suo compagno di cella: una versione credibile?

L’ultima notizia ha sconvolto tutti. Uno dei cugini di Saman Abbas, che si trova in prigione accusato della sua scomparsa, ha confessato quello che è accaduto alla 18enne pakistana ad un compagno di cella.

Il racconto del cugino di Saman Abbas

Ikram Ijaz, questo il nome del cugino, è stato arrestato in Francia il 31 maggio del 2021. I Carabinieri di Reggio Emilia però non hanno la certezza che quel racconto possa essere davvero credibile, poiché ci sono diverse lacune e anche diverse incongruenze.

Com’è morta Saman Abbas?

Secondo il detenuto, Saman Abbas sarebbe stata consegnata nelle mani dello zio Danish nella campagne poco distanti dalla casa di famiglia. Proprio li, insieme all’altro cugino, lui avrebbe tenuto ferma la ragazza pakistana, mentre veniva strangolata con una corda.

Il racconto del cugino di Saman Abbas

In aiuto di Danish sarebbe poi arrivato un quarto uomo, di cui il detenuto non ha svelato l’identità e che aveva il volto coperto con un passamontagna. Quest’ultimo avrebbe aiutato Danish ad infilare il corpo (fatto a pezzi) in un sacco e a caricarlo su una bicicletta, per poi gettarlo nel Po.

Non solo, Ikram Ijaz ha anche raccontato al compagno di cella che il tutto sarebbe stato organizzato da Shabbar, padre di Saman. Non riusciva più a gestire quella figlia che non accettava il matrimonio combinato e che aveva disonorato la famiglia. La madre, invece, sempre secondo il racconto del parente, sarebbe stata colta da una crisi emotiva e sarebbe fuggita via dal luogo in lacrime.

Il processo inizierà a Febbraio

Dopo l’audio della telefonata del padre di Saman Abbas, è emerso anche il racconto del cugino. Tutti elementi che sono finiti agli atti del processo, che inizierà il prossimo Febbraio.

Il racconto del cugino di Saman Abbas

Negli ultimi giorni si è diffusa anche la notizia di un’intercettazione telefonica tra Shabbar e un parente in Italia, durante la quale arrabbiato con lo stesso, avrebbe confessato di aver tolto la vita alla figlia.