Scalea, i funerali di Ilaria Sollazzo e del suo ex Antonio Russo nella stesso giorno, ma in orari diversi
La rabbia per i funerali di Ilaria Sollazzo e del suo ex Antonio Russo: il motivo e cosa sta accadendo
Si svolgeranno nella giornata di oggi, giovedì 6 ottobre i funerali di Ilaria Sollazzo e del suo ex Antonio Russo. L’uomo ha messo fine alla vita della madre di sua figlia al culmine di una lite e, alla fine, anche lui ha deciso di togliersi la vita.
Oltre allo strazio e alla tristezza per la perdita subita, per la famiglia della ragazza, si aggiunge anche la rabbia per questa decisione, che ovviamente sta facendo molto discutere.
Come si legge nei manifesti funebri, il rito funebre per Antonio Russo è previsto alle 10 del mattino. Mentre quello di Ilaria Sollazzo è in programma per le 15 dello stesso giorno, nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore a Scalea.
Questa decisione sta facendo molto discutere, poiché in molti si aspettavano di farli in giorni differenti. Entrambi hanno lasciato una bimba di 2 anni, che al momento dei fatti era a casa con la nonna materna.
La Procura ha deciso di disporre le autopsie per le salme dei due genitori. Per ricordare Ilaria, i suoi studenti hanno deciso di organizzare una veglia in suo onore nel pomeriggio di ieri, mercoledì 5 ottobre.
Il delitto di Ilaria Sollazzo per mano del suo ex compagno Antonio Russo
La giovane mamma aveva solamente 31 anni e la relazione con quell’uomo era durata diversi anni. Nel 2020, dalla loro unione, è nata anche una bambina. Circa 2 mesi fa, la donna ha deciso di interrompere la relazione, poiché era logorante e pesante.
Antonio Russo però non ha mai accettato la sua decisione. Per questo motivo per diverse settimane l’ha tormentata e minacciata. Ha provato più volte a tornare con lei, ma ogni volta veniva rifiutato.
Fino alla sera in cui si è consumato il delitto. Il 25enne ha atteso il ritorno della sua ex compagna sulla strada che porta verso casa sua, che si trova in via Paolo Borsellino, a Scalea. Ilaria aveva passato la serata con alcuni amici.
Una volta arrivata sotto casa, la loro conversazione si è trasformata in una discussione e l’uomo, alla fine, ha tirato fuori l’arma di ordinanza che aveva portato con sé. Sono sei i colpi partiti da quell’arma, due dei quali hanno portato al suo decesso. Successivamente si è puntato l’arma alla testa e si è tolto la vita.