Scomparsa della piccola Kata, i familiari trasferiti ed ascoltate due donne che vivono in quell’hotel
Scomparsa della piccola Kata, i genitori ascoltati in Procura e trasferiti con i familiari in una struttura protetta
Sono passati 7 lunghi giorni da quando i genitori della piccola Kata, non hanno più sue notizie. La bambina di solamente 5 anni, è stata vista per l’ultima volta nel primo pomeriggio di sabato 10 giugno. La madre l’aveva affidata ad uno zio, mentre lei era a lavoro.
Gli inquirenti da quando la donna ne ha denunciato la scomparsa, ha deciso di avviare tutte le indagini del caso, anche per capire cosa stesse accadendo e per fare tutti gli accertamenti del caso.
Sono già diverse volte che i Carabinieri sono entrati nell’hotel Astor. La famiglia di origine peruviane viveva in quella struttura da diverso tempo. Però da ciò che è emerso la situazione non era affatto semplice.
La bambina purtroppo è scomparsa intorno alle 15.45 di sabato 10 giugno. La madre era andata a lavoro e l’aveva affidata ad uno zio, ma quando è tornata a casa della piccola non vi erano più tracce.
Prima di denunciare la scomparsa, la donna ha atteso circa 4 ore e dopo essersi recata nella caserma del Carabinieri, sono partite le ricerche. Ora sono passati 7 lunghi giorni, ma della piccola ancora non ci sono tracce.
Scomparsa Kata, il trasferimento dei familiari
I genitori Miguel e Kathrina dopo che gli inquirenti li hanno ascoltati in Procura per circa 2 ore, hanno deciso di trasferirli in una struttura protetta. Con loro anche i familiari che vivono in quello stesso hotel. Ciò che è emerso da questo interrogatorio è per ora secretato.
Gli agenti dei Ris inoltre, hanno anche sequestrato uno spazzolino della bambina, per confrontare il DNA con dei reperti sequestrati in questi ultimi giorni di ricerche.
Altre due donne, una di origine peruviana ed una di origini romene, le hanno convocate in Procura per raccontare la loro versione. Questo perché probabilmente sono le ultime ad aver visto la piccola Kata prima della sua misteriosa sparizione. I Carabinieri nel spiegare il trasferimento della famiglia, hanno detto:
I genitori di Kata e la famiglia dello zio sono stati ricollocati in accoglienza, a cura dei servizi sociali del comune. Al momento però, non è possibile indicare dove.