Si chiamava Vania Giglio, l’infermiera che ha perso la vita per salvare un motociclista
Il suo nome era Vania Giglio, l'infermiera morta a soli 41 anni. Si era fermata per aiutare un motociclista rimasto ferito in un incidente
Vania Giglio, questo il nome dell’infermiera che ha perso la vita per salvare un motociclista ferito.
Aveva soltanto 41 anni e si è ritrovata testimone di un incidente stradale. Alla vista di un ragazzo di 26 ferito, che era alla guida della sua moto, l’infermiera si è fermata per prestare soccorso. Ma proprio mentre cercava di aiutare il motociclista, un’altra vettura l’ha travolta.
È stata trasportata in codice rosso all’ospedale Niguarda, dove i medici hanno fatto il possibile per aiutarla. Purtroppo è morta il pomeriggio successivo al drammatico incidente, domenica 10 aprile.
Vania Giglio si era trasferita con suo marito a Rho e fino al 2016 aveva lavorato all’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
Vania Giglio è morta per aiutare il prossimo
Il ragazzo di 26 anni è attualmente ricoverato all’ospedale San Gerardo di Monza. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’incidente si è verificato tra le uscite di Lambrate e Cascina Gobba. Si è scontrato con un’altra vettura ed è stato scaraventato a terra. Davanti alla drammatica scena, Vania si è subito fermata per prestare soccorso. Ha allarmato i soccorsi ed ha tentato di aiutarlo, nonostante si trovasse in mezzo alla carreggiata.
Un’altra donna alla guida della sua vettura, non è riuscita a vedere l’infermiera in tempo e a fermare il suo mezzo. Vania è stata travolta e l’impatto violento l’ha ridotta in gravi condizioni.
La conducente è sotto choc per quanto accaduto. Dopo l’incidente i soccorritori l’hanno trasportata in ospedale per tutti gli accertamenti. Anche il conducente della macchina che ha invece impattato con il motociclista, è stato trasportato in ospedale. Sembrerebbe che nessuno dei tre sopravvissuti sia in gravi condizioni di salute.
La notizia della morte di Vania Giglio ha sconvolto tutti coloro che la conoscevano e che l’amavano. In tanti l’hanno ricordata come una donna buona e gentile, che anche in questa occasione ha mostrato il suo altruismo. Si è fermata per soccorrere una persona bisognosa, rimettendoci la sua stessa vita.