Simone Filippi si schianta in moto e muore dopo 4 giorni di agonia
Alla guida dell'automobile c'era lo zio di Simone Filippi, che quando ha capito ciò che era successo ha avuto un malore
Ha avuto il più tragico degli epiloghi la lotta di Simone Filippi, il giovane di soli 18 anni che dallo scorso primo giugno era ricoverato in gravi condizioni a seguito dell’incidente in cui è rimasto coinvolto mentre era in moto. Dopo 4 giorni di agonia il ragazzo si è spento per sempre.
A nulla sono serviti le preghiere dei familiari di Simone e gli sforzi immani del medici dell’ospedale di Padova. Il 18enne, che tra pochi giorni avrebbe festeggiato il suo 19esimo compleanno, purtroppo non ha retto ai gravi traumi riportati nell’incidente in cui è rimasto coinvolto lo scorso primo giugno.
Erano circa le 20:00 e Simone, 18enne di Cartura, era in sella alla sua moto, una Kawasaki 250, e stava percorrendo la strada Battaglia a San Giorgio delle Pertiche, in provincia di Padova.
Il giovane, stando a quanto appreso, avrebbe tentato un sorpasso e proprio in quel momento ha svoltato da un incrocio una BMW 320. Inevitabile lo schianto tra i due mezzi. Il ragazzo, dopo l’impatto, è volato a diversi metri di distanza, sbattendo violentemente contro l’asfalto.
Immediato l’arrivo dei soccorritori del 118 sul posto e il trasporto di Simone all’ospedale di Padova, dove è arrivato in codice rosso.
Le sue condizioni, apparse fin da subito critiche, non sono migliorate con il passare delle ore. Ieri, lunedì 5 giugno, dopo 4 giorni di agonia e di disperati tentativi da parte dei dottori di salvargli la vita, Simone Filippi si è spento per sempre.
Alla guida dell’auto c’era lo zio di Simone Filippi
La tragicità dell’episodio aumenta se si considera che alla guida dell’auto coinvolta nell’incidente, c’era lo zio di Simone.
L’uomo inizialmente non aveva riconosciuto il nipote sull’asfalto, ma quando è stato tolto il casco dal ragazzo ed è arrivata sul luogo del sinistro sua sorella, la mamma del ragazzo, l’automobilista ha avuto un malore.
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