Stacey Davis, la donna che ha lasciato morire il figlio di 1 anno e che poi ha venduto i suoi vestiti sui social
La storia di Stacey Davis, la mamma 35enne che ha lasciato morire il figlio di un anno nel suo letto: ha venduto le sue cose sui social
Una storia davvero straziante è quella che abbiamo deciso di raccontarvi oggi. La protagonista è una mamma di 35 anni, chiamata Stacey Davis, che ha lasciato che il figlio di un anno perdesse la vita, dopo una caduta. Successivamente ha anche venduto le sue cose sui social.
L’accaduto ovviamente ha sconvolto un’intera nazione e sono davvero tante le persone che hanno mostrato vicinanza al marito e alla famiglia, per la straziante perdita subita.
Il piccolo Ethan aveva solamente un anno. Era un bambino come gli altri, che amava giocare, correre e divertirsi. I fatti sono iniziati lo scorso 27 giugno del 2018, nell’abitazione della famiglia che si trova nel Regno Unito.
Dal racconto della madre agli agenti, è emerso che il piccolo è rimasto vittima di una brutta caduta, procurandosi un grave trauma cranico. Tuttavia, la donna invece di occuparsi di lui e portarlo in ospedale, ha fatto tutt’altro.
Da ciò che è emerso dalle indagini, Stacey mentre il figlioletto stava male, è uscita di casa ed è andata a fare shopping con un amico per più di un’ora. Nel frattempo, il piccolo Ethan era chiuso nel lettino della sua stanza.
Non aveva nemmeno una finestra aperta e la temperatura poco alla volta stava salendo vertiginosamente. Quando la donna è tornata a casa, per il bimbo non c’era ormai più nulla da fare. Dopo il trasporto al Royal United Hospital di Bath, i medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
La condanna di Stacey Davis dopo il decesso del bimbo
Sul posto sono intervenuti d’urgenza anche gli agenti di polizia, che vista la dinamica dei fatti, hanno avviato le indagini del caso. La donna dopo un lungo processo, ha ricevuto una condanna a due anni di reclusione, per il reato di crudeltà nei confronti di minore.
Stacey mentre era in casa, in attesa della sentenza, sui social ha pubblicato diversi annunci di vendita delle cose che le erano rimaste del bambino.
Ha venduto un salvadanaio di un personaggio dei cartoni e diversi vestiti. L’autopsia non è riuscita a stabilire l’esatta causa del decesso del piccolo, ma la mamma si è sempre detta innocente.